“In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.”.
Così ha inizio la Sacra Scrittura e già si parla dello Spirito Santo, lo Spirito di Dio, la terza Persona della Santissima Trinità, insieme al Padre e al Figlio.
“Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.”.
E questo recitiamo nel Credo, per indicare la forza creatrice e vivificante dello Spirito Santo. Questi è una Persona; è lui il soffio, il vento (Ruah in ebraico) che crea il mondo, guida i profeti, concepisce Gesù nel grembo di Maria e lo accompagna del Battesimo del Giordano, lo sostiene nel cacciare i demoni e nel compiere mirali. Sulla Croce, Cristo morente da lo Spirito che si propaga al mondo; a Pentecoste poi rinnova il cuore impaurito degli Apostoli che da quel momento non avranno più remora alcuna a parlare del Salvatore, in lingue che non conoscevano fino ad allora, e anche a costo della vita.
E’ il Consolatore (o Paraclito, difensore) che si manifesta lungo tutti i racconti biblici, laddove si parla di opera del Creatore, di azione risolutiva e rigenerante, di nuova vita, di liberazione dal male, di potenza onnipotente.
E’ simboleggiato dall’acqua, come nel battesimo di Gesù al Giordano e nel nostro; dall’olio, come nella Cresima che ci conferma cristiani, perché l’Unto per eccellenza è Gesù, il Messia; da lingue di fuoco, come per gli apostolo e Maria riuniti nel cenacolo, che rinnovarono la loro fedeltà a Cristo; dalla nube (e la luce), come sul Tabor o all’Ascensione; dalla mano imposta che guarisce e benedice; dal dito che scrive le Tavole dei Comandamenti e ammonisce il demonio perché si allontani; dalla colomba che avverte Noè della fine del Diluvio o si pone su Gesù al Giordano; dal sigillo che garantisce l’unione eterna e l’alleanza dei popoli a Dio; dal vento che soffia dove vuole, pronto a regalarci la sua presenza coi doni Santi (tutti rimanemmo in contemplativo e sorpreso silenzio, osservando il vento che, alla celebrazione di commiato per Giovanni Paolo II, disordinava gli abiti dei prelati e sfogliava le Scritture poste sulla bara, come a farci ripercorre in lungo e in largo “i momenti di Dio”, annunciati e condivisi col Santo Padre).
Lo Spirito Santo agisce ogni volta che lo chiamiamo in soccorso e ci regala quei doni che aiutano tutti noi nel discernimento quotidiano, lungo le nostre vite tirrene: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timore di Dio.
Grazie a questi doni possiamo essere in grado di distinguere il bene dal male, di rendere fruttuosa la benevolenza caritatevole nei confronti del prossimo, di sostenere le persone che dubitano o disperano, di avere compassione per coloro che fanno del male, di resistere saldi nella fede alle tentazioni e alle ingiustizie, di sapere qual è la misura e il rispetto da avere al cospetto di Dio … ricordando che “… i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.” (1 Corinzi 2,11).