Specialmente in questo momento storico, molti si chiedono quali siano le differenze fondamentali tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa, come anche quali siano le divisioni all’interno della seconda.
Per capirle, bisogna andare molto indietro nel tempo, alle soglie del primo millennio.
Oggi esistono più di 40 diverse denominazioni cristiane oggi. Di queste, la separazione delle chiese orientali e occidentali avvenuta nel 1054 è stata di gran lunga segnata dal conflitto più lungo e sanguinoso nella storia della Chiesa. Il 16 luglio 1054 avvenne infatti la prima grande divisione nella storia del cristianesimo, operata dal patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario. Quando Papa Leone IX pronunciò la sua scomunica emersero due grandi fazioni nella Chiesa.
Dove si origina la divisione tra cattolici e ortodossi
Si trattava della Chiesa cattolica romana e della Chiesa ortodossa orientale. In Oriente, infatti, le Chiesa avevano uno sviluppo culturale e teologico diverso da quello che invece vi era in Occidente. Tensioni che sono cresciute fino al doloroso e drammatico scisma.
Al centro di questo vi era la giurisdizione e l’autorità universale del Papa di Roma, che lo era anche della Chiesa d’Oriente, in quanto successore di San Pietro e di Gesù stesso. L’ortodossia affermava invece, pur onorando il Papa per il suo titolo, che le questioni religiose non dovessero essere decise da una sola persona ma consiglio episcopale, evitando che tutto il potere si concentri in sole poche mani.
Le due chiese si relazionarono in maniera amichevole fino a che crociato conquistò Costantinopoli nella Quarta Crociata avvenuta nel 1204. Queste differenze tra Oriente e Occidente, legate a strade teologiche diverse, portarono il cristianesimo a dividersi in due rami, accrescendo i problemi e le relazioni.
Le divisioni sono aumentate sempre più nei secoli
Da qui, le divisioni aumentarono sempre di più, segnando sempre più particolarità delle Chiese locali. Chiesa Ortodossa vuol dire infatti “Chiesa che segue la retta dottrina”, mentre Chiesa Cattolica vuol dire “Chiesa universale”. Se nei primi secoli questi appellativi erano di tutte le Chiese, a partire dal secondo millennio divennero denominazioni di due realtà contrapposte.
La Chiesa cattolica influenzata dal diritto romano e dalla teologia scolastica, centrata cioè su un pensiero di natura latina, mentre la Chiesa ortodossa al contrario legata dal pensiero greco più mistico e speculativo e basato su una forma mentale molto più filosofica. Queste differenze divennero elementi di un vero e proprio conflitto proseguito nei secoli.
Con diversità di natura pratica. Se infatti la Chiesa romana insistevano sulla verginità del clero, le chiese orientali permettevano ai loro sacerdoti di sposarsi. La Chiesa latina usava il pane azzimo per la Comunione eucaristica, i greci invece il pane lievitato. Inoltre Costantinopoli venne vista come la seconda Roma, sostituendo così nella mente dei cristiani orientali la città di Pietro e Paolo.
Le differenze tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa
È infatti dal 381 d.C., anno del concilio di Costantinopoli, che il patriarca bizantino fu accettato come avente una gerarchia secondaria rispetto al papa a Roma, mentre dal 588 il patriarca portò il titolo di “nuovo vescovo romano di Costantinopoli e patriarca del mondo”. Il Patriarcato di Costantinopoli è così oggi il più grande patriarca della Chiesa d’Oriente, primus inter pares delle varie denominazioni ortodosse, che sono maggioranza in molti dei paesi balcanici, russi, egiziani, georgiani, siriani, palestinesi e armeni.
Così, se la Chiesa cattolica si basa sull’autorità del papa, la Chiesa ortodossa è governata da un’assemblea spirituale. A differenza dei cattolici, che credono nell’infallibilità del papa in materia di fede a partire dal 1870, gli ortodossi credono che lo Spirito Santo conceda l’infallibilità sulle questioni di fede solo nelle decisioni del concilio ecumenico. Altri aspetti divergenti riguardano il cuore delle due teologie, come per la nota questione del “Filioque”.
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I cattolici, infatti, credono che lo Spirito Santo emana sia dal Padre che dal Figlio, mentre gli ortodossi credono che emani solo dal Padre. I cattolici credono poi che credono che Maria sia nata senza peccato, come Gesù, mentre nel mondo ortodosso non c’è consenso su questo argomento. I cattolici credono inoltre nell’Ascensione di Maria, a partire dal 1950, e su questo punto anche gli ortodossi sono d’accordo, ma non vedono questo fatto come un dogma. Infine, i cattolici credono nel Purgatorio, mentre per gli ortodossi c’è solo il paradiso e l’inferno.
Le speranze per l’oggi e per il futuro
Dal punto di vista attuale, inoltre, la Chiesa ortodossa sta vivendo il rischio di un vero e proprio scisma legato proprio alla Chiesa ucraina di Kiev, a cui il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo ha concesso la cosiddetta “autocefalia”, vale a dire l’indipendenza dalla Chiesa di Mosca guidata dal Patriarca Kirill, che ha però preso questa decisione come un vero e proprio affronto. In attesa che la questione possa risolversi, e nella speranza che questo possa segnare un punto di incontro con risvolti anche legati al dramma della guerra che sta vivendo il popolo ucraino.
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Già il primo incontro avuto nel 2016 a Cuba, tra Francesco e Kirill, ha segnato il primo tassello di unità in questa storia lunga un millennio, e che riguarda le due più grandi denominazioni cristiane al mondo. Si spera che presto arrivi anche il secondo, e che possa finalmente portare la pace in questa drammatica guerra, e in tutte le altre che stanno segnando l’umanità del ventunesimo secolo.