Sono innumerevoli i prodigi, avvenuti in più parti del mondo, per intercessione di san Giuseppe. Ecco alcuni dei più importanti.
Pochi sono a conoscenza del fatto che nella storia sono avvenuti numerosi prodigi per intercessione dello sposo di Maria.
Tra questi, uno dei più clamorosi è avvenuto nella Cattedrale di Asola, in provincia di Mantova, verso la fine dell’inverno del 1516, quando l’Imperatore di Germania Massimiliano I era appena sceso in Italia.
La liberazione del territorio bresciano
L’esercito imperiale era entrato nel territorio bresciano e aveva aveva chiesto ad Asola di aprirgli le porte. Dopo avere ricevuto risposta negativa, l’Imperatore decise di attaccare la città, e di fronte a tale evenienza i cittadini fecero voto a San Giuseppe affinché liberasse la loro terra dall’assedio salvandola dallo sterminio. Così accadde, e i cittadini vennero salvati, così dal 19 marzo 1517 si celebra ogni anno nella cittadina la festa solenne di San Giuseppe.
Un altro evento molto importante è quello della liberazione di Avignone dalla peste. All’inizio del diciassettesimo secolo in alcune regioni francesi si diffuse la peste, e ad Avignone le vittime erano moltissime. Chiesa e istituzioni decisero di rivolgersi a san Giuseppe, promettendo con un voto di solennizzarne ogni anno la festa. Da quel giorno, improvvisamente, non ci fu in Avignone alcuna vittima.
Da lì la peste di diffuse a Lione, e i lionesi seguirono l’esempio degli Avignonesi e si posero sotto la protezione di san Giuseppe. Anche a Lione, allo stesso modo, cessò improvvisamente la peste. Nei racconti di un sacerdote di quell’epoca si riporta che tutte le persone che portavano al dito un anello benedetto con su scritto “San Giuseppe” non venivano colpiti dalla peste.
La sorgente miracolosa che ricorda Lourdes
Altro straordinario prodigio di San Giuseppe accadde nel villaggio francese di Cotignac. Si riporta questo evento come il più eclatante di tutti. Il 7 giugno 1660 il pastore Riccard Gaspar si trovava sul monte Bessilopn a tre chilometri dal paese, a pascolare il suo gregge sotto un sole cocente ed era fortemente assetato. Apparve a lui un uomo molto alto che disse: “Io sono San Giuseppe, alza quella pietra e potrai bere”.
Il pastore vide una pietra così massiccia che nemmeno in dieci si sarebbe riusciti ad alzarla. Si avvicinò, e ci riuscì con pochissima forze, e bevve alla sorgente d’acqua pura che nessuno aveva mai visto da quelle parti. Si tratta, questa, dell’unica apparizione di San Giuseppe nella storia della Chiesa. Proprio lì accanto a quella sorgente, poi rinominata “sorgente di San Giuseppe”, venne eretta una chiesetta e poi un piccolo convento per i frati.
Dopo la guerra vi si è infine instaurata una comunità di Suore Benedettine provenienti dall’Algeria. A quella stessa sorgente, ancora oggi, accorrono numerosi pellegrini a bere e a bagnarsi di quell’acqua che ricorda l’acqua di Lourdes. Gli archivi degli Oblati di Maria, che hanno in cura il Santuario, riportano infatti un numero molto alto di prodigi avvenuti in quel luogo.
La processione a San Giuseppe miracolò il moribondo
Solamente a metà dell’ottocento, invece, avvenne un prodigio di San Giuseppe in Italia, nelle Marche, e precisamente a Pesaro. Un giovane mercante era partito dalla cittadina il 14 marzo 1858, poco prima della festa del Santo che è il 19 marzo. A un certo punto si fermò in albergo e l’albergatore lo trovò in stanza irrigidito, come di marmo, e il medico riscontrò apoplessia. Stette in quel modo cinque giorni, continuando a respirare.
Un sacerdote affidò il suo caso a San Giuseppe, pregando e facendo pregare, e nel giorno stesso della festa di san Giuseppe, non appena la processione con la statua del Santo giunse sotto la finestra in cui si trovava quest’uomo, ricominciò a muoversi e a parlare. In mezz’ora era guarito perfettamente, e nessuno, nemmeno il medico che lo dava per spacciato, riuscì a spiegarne la guarigione.
A quel punto il sacerdote, ormai commosso, chiese all’uomo che era stato miracolato. “Com’è avvenuto il prodigio?”. La risposta fu spiazzante: “Mentre si svolgeva la processione, mi è apparso san Giuseppe, in bellissimo sembiante, e mi ha detto: Sono venuto a darti salute!”.