Si è appena concluso l’anno a lui dedicato, e per capire quale sia il lascito di questo tempo di grazia, è necessario guardare anche alle rivelazioni profetiche di uno dei maggiori Santi di tutta la cristianità.
Sono tante le occasioni in cui grazie all’intercessione di San Giuseppe sono avvenuti grandi miracoli, lasciando un insegnamento importante per il nostro tempo.
San Giuseppe era nient’altro che un umile falegname che viveva in Galilea duemila anni fa e contava tra i suoi antenati Davide, Salomone e tutti i re di Giuda. La sua famiglia venne però aggredita da numerosi eventi di sofferenza, e San Giuseppe trascorse parte della sua vita esercitando grandi virtù, tanto da essere ricordato come il giusto.
San Giuseppe ha vissuto una vita da giusto
Uomo dedito al lavoro, le sue giornate trascorrevano nella più totale devozione al Signore, in una preghiera continua, tanto da decidere di vivere la propria vita in verginità. Le sue virtù ci ricordano quindi una strada per la nostra vita nel caos e nell’incertezza odierna, un tempo in cui la famiglia è continuamente attaccata, osteggiata o marginalizzata dalle decisioni pubbliche.
Per questo in questo anno, aperto l’8 dicembre 2020 con la Lettera apostolica di papa Francesco dedicata a San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale, “Patris corde”, conclusosi con la festività dell’Immacolata Concezione, nel 150° anniversario della dichiarazione che ha riconosciuto San Giuseppe Patrono della Chiesa universale.
Lo ha ricordato Papa Francesco durante l’Angelus, sottolineando che la sua intenzione e quella di tutta la Chiesa è stata di riscoprire la “straordinaria figura” del padre putativo di Gesù, un “uomo nell’ombra” ma costantemente vicino alla “condizione umana di ciascuno di noi”. E lo ha fatto anche visitando la Comunità Cenacolo, nella “casa” della fraternità Buon Samaritano di Roma dove ha ascoltato canti e testimonianze dei volontari e ospiti dell’associazione che accoglie chi vive nel disagio fisico e spirituale.
Giuseppe ottiene ciò che chiede a Gesù e Maria
San Giuseppe è il capo della Sacra Famiglia e per questo ottiene ciò che chiede a Gesù e Maria, perché loro gli obbediscono anche in Cielo. É anche il santo patrono della Chiesa, delle famiglie, dei malati, delle vocazioni. É a lui che perciò bisogna rivolgersi quando preghiamo per la famiglia, come hanno testimoniato e affermato molti santi nel corso della storia della cristianità.
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Pochi lo sanno, ma sono infatti molti i santi che hanno avuto una visione o un’apparizione di San Giuseppe. Tra questi ci sono ad esempio Santa Teresa d’Avila, che riponeva la massima fiducia in San Giuseppe ottenendone i più grandi favori, e suor Maria di Gesù Crocifisso, ma non solo. Alcune delle apparizioni di San Giuseppe sono infatti avvenute in luoghi che in seguito sono diventati degli straordinari santuari.
Ad esempio a Cotignac, in Francia, dove il 7 giugno 1660 apparve al giovane pastore Gaspard Ricard che stava pascolando il suo gregge sul monte Bessillon. L’uomo aveva sete e San Giuseppe gli indicò una roccia dicendo: “Io sono Giuseppe; toglila, e berrai“. Lì sotto vi era una sorgente.
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L’invito a pregare San Giuseppe per i mali della famiglia
Una vicenda simile accadde in Polonia, a Kalisz, verso il 1670, dove un uomo di nome Stobienia stava incredibilmente soffrendo a causa di una terribile malattia e si rivolse a San Giuseppe, patrono della buona morte. Questi andò da lui il giorno seguente dicendogli: “Tu guarirai quando farai dipingere un quadro della Sacra Famiglia con la scritta “Rivolgetevi a Giuseppe” e l’offrirai alla chiesa collegiale di Kalisz”. Da quel giorno molti fedeli ricevono grazie in quello stesso luogo, diventato un santuario.
Il 21 Agosto 1879 in Irlanda, a Knock, la Santa Vergine apparve a 18 persone, accompagnata da San Giuseppe e San Giovanni Evangelista e davanti a un altare in cui vi è posato un agnello dietro cui vi è piantata una croce. Altro evento straordinario accadde a Fatima, quando il 13 Ottobre 1917 i tre veggenti vedono, mentre la folla assiste al miracolo del sole, la Sacra Famiglia con San Giuseppe e Gesù Bambino che benedicono il mondo.
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Sono solo alcuni degli eventi miracolosi avvenuti per intercessione di San Giuseppe, che ci invitano a pregare con fiducia questo straordinario santo, ad esempio offrendogli una decina del proprio Rosario quotidiano. In particolare il Mercoledì, giorno a lui consacrato, ma anche in occasione del termine dell’anno a lui dedicato dal Pontefice. Il futuro dell’umanità e delle famiglie dipende da quanto invocheremo la sua intercessione con il nostro cuore durante le nostre orazioni. La preghiera salva il mondo, e San Giuseppe, oltre a offrirci sempre coraggio e soluzioni, è in grado di aggiustare tutto.