Le entità angeliche malvagie hanno potere di condizionare la nostra anima, ma fino a che punto sono capaci di influenzare la nostra libertà?
Un domenicano risponde al dilemma, appoggiandosi al primo libro di Samuele e agli scritti di San Tommaso d’Aquino.
Come Davide con Saul
Un lettore del sito Amici domenicani ha posto il seguente quesito: “Se il Diavolo possa influire sui nostri sentimenti, cioè farci sentire cattivi oppure non farci sentire all’altezza e così via”.
Nella sua risposta, padre Angelo ha dato una risposta “affermativa”, portando a sostegno delle sue argomentazioni, un passaggio del primo libro di Samuele. Nel passo biblico, si narra di Saul, avvisato dai suoi servi di un “cattivo spirito di Dio” che lo sta turbando.
Ascoltando quel suggerimento, Saul chiede gli sia mandato un uomo abile a suonare la cetra. Giunge da lui, il giovane pastore Davide, che gli si affeziona e diventa suo scudiero. Saul manda a dire a Iesse: «Rimanga Davide con me, perché ha trovato grazia ai miei occhi».
«Quando dunque lo spirito di Dio era su Saul – si legge nel passo – Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui» (1Sam 16,14-23).
Con noi il demonio può fare quello che vuole?
Padre Angelo osserva che “il demonio non può fare quello che vuole nei confronti degli uomini senza il permesso di Dio”. Così è avvenuto con Saul: Dio permette il suo turbamento affinché “Davide venisse introdotto nella sua corte aprendogli così la strada del regno”.
Quando Davide suona la cetra, Saul si rasserena: l’effetto della musica in lui è “in parte naturale e in parte soprannaturale”, sottolinea padre Angelo. “San Tommaso dice che tanto gli angeli del cielo quanto quelli infernali possono influire sui sensi interni e sui sensi esterni dell’uomo”, spiega il domenicano.
È sempre Tommaso d’Acquino ad affermare: “Per mezzo dell’alterazione interiore degli spiriti e degli umori l’angelo può influire anche sugli atti della potenza nutritiva. Altrettanto si dica delle potenze appetitive e sensitive, e di ogni altra potenza che fa uso di organi corporei” (Somma teologica, I,111,4).
“Sebbene i sentimenti possano influire sull’intelletto e sulla volontà – commenta padre Angelo – tuttavia non costringono l’uomo ad agire in un determinato modo, non lo privano mai della libertà. È sempre possibile reagire e combatterli per modificarli”.
Non abbiamo motivo per essere pessimisti!
Secondo San Tommaso, l’opera degli angeli – buoni o malvagi che siano – incide sia sugli organi corporei, sia “sull’intelletto”. Eppure, aggiunge l’Aquinate, “tale azione non giunge a coinvolgere la volontà, perché la volontà non dipende dall’organismo fisico né quanto all’azione né quanto all’oggetto” (Commento alle Sentenze, II, 8,5).
“Sebbene la luce naturale demoniaca sia più efficace della nostra – prosegue Tommaso – tuttavia i demoni non sono perfezionati con la luce della grazia, al contrario sono offuscati dalle tenebre della colpa” (Ib.).
“Pertanto – commenta padre Angelo – con l’aiuto della grazia, con l’ascolto della parola di Dio, con la preghiera, con i sacramenti e con il combattimento spirituale possiamo ricevere influssi da parte di Dio e degli angeli buoni più forti dei sentimenti cattivi suscitati dei demoni. Sicché – conclude – non abbiamo alcun motivo per essere pessimisti”. [L.M.]
Fonte: Amici domenicani