È il momento in cui scegliamo di riconciliarci con Dio, e abbiamo la possibilità di accostarci a questo Sacramento ogni volta che lo riteniamo necessario, perché il Signore ci aspetta, sempre.
C’è chi ha, però, posto una domanda molto particolare ad un sacerdote, quasi come fosse necessario comprendere il vero significato del Sacramento stesso.
La confessione: un sacramento fondamentale
È il sacramento che ci dona la grande opportunità di ottenere il perdono di Dio per i nostri peccati, ma sono in molti ad aver paura di accostarsi a questo perdono. Ma Dio non è lì per giudicarci ma, bensì, per aprirci le sue braccia e per accoglierci, come aveva fatto, un giorno, con il Figliol prodigo.
Dio non ci scaccia dalla sua presenza, anzi, vuole che da lui non ci allontaniamo e, se commettiamo qualche errore, se a lui ci accostiamo sinceramente pentiti e con il cuore aperto alla riconciliazione, siamo certi che avremo il suo perdono.
Cos’è la confessione generale?
Ma una fedele ha posto una domanda ad un sacerdote, ovvero quando fare una “confessione generale”. “Non Dio, ma noi abbiamo bisogno della confessione per esprimere la verità del nostro pentimento e sperimentare umanamente, attraverso i segni sacramentali, la misericordia di Dio. Il sacramento della Penitenza (o confessione sacramentale) costituisce questa esperienza e ci conferma nella verità del nostro cammino di conversione. Con le dovute disposizioni di sincerità il sacramento cancella tutti i nostri peccati una volta per sempre” – risponde il sacerdote.
Ma ci sono momenti particolari della nostra vita dove, invece, abbiamo bisogno di una confessione “più specifica”? Può capitare che, ad un certo punto, vogliamo affidare a Dio parte o l’intera nostra vita, per questo, continua il sacerdote, “[…] È la confessione generale, di cui è lo stesso sacerdote che con saggio discernimento e prudenza dovrà giudicare l’opportunità e la modalità per evitare di alimentare la deriva psicologica del senso di colpa. L’ autentico senso del peccato porta già con sé la fiducia nella misericordia di Dio”.
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Perché sentiamo il bisogno di affidare la nostra vita a Dio?
Affidare la propria vita alla Misericordia del Signore, ancora una volta chiedendo perdono per i peccati commessi, rinnovando il dolore e il vero senso di pentimento che abbiamo per essi. Da quell’esame di coscienza iniziale, capire e comprendere a pieno quali sono i peccati commessi e porsi, nell’animo, nel cuore e anche nel corpo, in una condizione di richiesta di perdono e sincero pentimento a Dio, anche con il fermo proposito di “cambiare condotta di vita”.
E non aver paura di inginocchiarsi e chiedere perdono: ricordiamoci che, lì in confessionale, c’è sì il sacerdote, ma in realtà c’è Cristo. Lui ci accoglie ci stringe a sé, perché i nostri peccati siano rimessi.
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