Quanto tempo ci vuole per essere liberati completamente da un influsso malefico?
Non è facile rispondere a questa domanda, perché molto dipende da quanto è radicato il male nella nostra vita e da ciò che siamo disposti a fare -in termini di conversione autentica- per mandarlo via.
A volte, gli esorcismi richiedono addirittura degli anni, ma ciò permette, ai vessati dal maligno, di comprendere a pieno cosa sia capitato nella loro vita e quanto sia urgente tornare al Padre e cercare, in futuro, di non incappare nelle stesse situazioni, che producono quel forte influsso malefico.
Può accadere, per esempio, che una persona non riesca a liberarsi perché ha commesso un grave peccato, di cui non si è ancora pentita e che non ha confessato: questo può essere uno dei motivi per cui la guarigione spirituale ritarda ad arrivare.
Potrebbe essere anche che la persona bersagliata dal male non riesca ancora a perdonare coloro che le hanno fatto tanto male: questo è necessario nel processo di liberazione.
“Generalmente un elemento su cui possono nascere sospetti, specie se non si notano progressi, è di indagare se c’è qualche impedimento alla grazia. Il più delle volte il discorso da approfondire è quello del perdono. Forse l’amore ai nemici è il precetto più difficile del Vangelo. Perdonare di cuore, non avere risentimenti, pregare per chi ci ha fatto del male, saper compiere il primo passo verso la riconciliazione etc., sono sforzi duri”, raccontava padre Amorth.
Se la persona che chiede liberazione ha partecipato a pratiche occulte, a sedute spiritiche, ad incontri con maghi, cartomanti, guaritori deve immediatamente rinunciare, con fermezza e convinzione, a queste pratiche e alle loro conseguenze e distruggere ogni oggetto di superstizione, ma anche liberarsi dai libri che istruiscono in merito.
E altresì fondamentale vivere un’autentica fede cristiana, nel rispetto dei Sacramenti e dei Comandamenti. Diceva ancora Padre Amorth: “Altre volte (l’impedimento alla liberazione) può essere dato da una vita non conforme alla legge di Dio. Mi è capitato spesso di persone sposate che solo dopo molto tempo hanno rivelato di vivere in una situazione matrimoniale non in regola”.
Antonella Sanicanti