Padre Amorth:
Il tempo che ci vuole perché una persona possa liberarsi dagli influssi e dai disturbi diabolici può essere molto vario. Ci ricorda l’esorcista:
“Mi è capitato il caso di una ragazza di 14 anni, colpita da pochi giorni, che sembrava furiosa: calciava, mordeva, graffiava. È bastato un solo quarto d’ora di esorcismo per liberarla completamente. (…) Ma i casi così sono rarissimi, oppure si verificano se l’intervento malefico è molto leggero” San Michele Arcangelo, liberaci dal Maligno!
Partiamo col dire che tutto dipende dal permesso di Dio: farsi prendere dalla fretta per ottenere la liberazione, continuando a vivere nelle abitudini peccaminose di sempre, non porta a nessun risultato.
L’esperienza degli esorcisti ci porta a credere che da quanto più tempo il Male è radicato nella vita di una persona, tanto più ci vorrà per estirparlo.
Può succedere che il processo di liberazione richieda tempi assai lunghi (a volte anche anni): ciò potrebbe capitare perché Dio, ad esempio, vuole portare il “demonopatico” ad amarlo di un amore vero e sincero, confermandolo in una condotta di vita autenticamente cristiana. A questo proposito è innegabile che le vittime di mali malefici, sotto la guida del sacerdote esorcista, si ritrovino a compiere – per se stesse e per i loro cari – un vero e proprio cammino di conversione dove i benefici spirituali superano di gran lunga i disagi e i mali connessi al disturbo diabolico.
Molte sono le persone che si sono avvicinate di più al Signore dopo essersi ritrovate vittime di mali malefici: il cammino di liberazione intrapreso le ha portate a confrontarsi con una realtà piena d’amore dalla quale non hanno più voluto staccarsi…
Qui di seguito riportiamo un elenco sommario delle cause più frequenti per le quali potrebbe succedere che una vittima di mali malefici non riesca a liberasi:
• Peccati gravi non confessati o confessati male, come ad esempio l’aborto (che costituisce uno dei peccati più gravi di fronte a Dio). E inoltre una mancanza di pentimento o di riparazione nei confronti di questi stessi peccati.
“Altre volte (l’impedimento può essere causato – n.d.a.) da gravi colpe del passato sulle quali non c’è stato sufficiente pentimento o riparazione, anche se si tratta di colpe confessate (ad esempio, peccati di aborto). … Tolto l’impedimento si nota subito il vantaggio” (G. Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Ed. Dehoniane 2002, pag. 119 e 120).
• Mancato perdono (sincero e di cuore) delle persone che ci hanno fatto del male. Invidie e gelosie radicate profondamente nella persona.
“Generalmente un elemento su cui possono nascere sospetti, specie se non si notano progressi, è di indagare se c’è qualche impedimento alla grazia. Il più delle volte il discorso da approfondire è quello del perdono. Forse l’amore ai nemici è il precetto più difficile del Vangelo. Perdonare di cuore, non avere risentimenti, pregare per chi ci ha fatto del male, saper compiere il primo passo verso la riconciliazione etc., sono sforzi duri” (G. Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Ed. Dehoniane, Bologna 2002, pag. 119).
• Partecipazione a pratiche occulte e sedute spiritiche. Frequentazione di maghi, cartomanti, pseudo guaritori etc. È necessario rinnegare tutto ciò troncando immediatamente ogni pratica di questo genere mediante una buona Confessione Sacramentale. In questo caso si sono rivelate molto efficaci anche le preghiere di rinuncia a Satana e a tutte le sue seduzioni.
• Indossare o avere in casa o nell’auto oggetti di superstizione: corni, amuleti, occhietti contro il malocchio, ferri di cavallo, etc. Bisogna liberarsi di tutti questi oggetti apportatori di negatività.
• Mancata distruzione di tutti quegli oggetti che hanno a che fare con l’occulto: libri di magia o di new age, oggetti magici o scaramantici, amuleti, statuette divinatorie, piramidi, pentacoli, tarocchi, etc.
• Utilizzare false preghiere o mettere in atto pratiche superstiziose suggerite da persone di dubbia moralità. Spesso gli operatori dell’occulto mescolano formule magiche, invocazioni e vere e proprie maledizioni con parti di preghiere tradizionali.
• Abitare con familiari profondamente atei e/o che bestemmiano.
“È molto importante che tutti i membri della famiglia collaborino con una vita cristiana, con la preghiera, la fedeltà alla Confessione e alla Messa. In alcuni casi la liberazione viene ritardata perché anche un solo membro della famiglia non è praticante; quando anche quello ritorna alle pratiche della religione avviene la liberazione”
• Mancanza di una vita autenticamente cristiana. Inosservanza dei Comandamenti e delle pratiche religiose da seguire: preghiere quotidiane, messa almeno nei giorni di precetto, santo rosario, lettura giornaliera della Parola di Dio, etc.
“Altre volte (l’impedimento alla liberazione – n.d.a.) può essere dato da una vita non conforme alla legge di Dio. Mi è capitato spesso di persone sposate che solo dopo molto tempo hanno rivelato di vivere in una situazione matrimoniale non in regola”
Abbandoniamoci con fiducia tra le braccia del Signore: Egli ha stabilito un tempo per tutto, e saprà concederci la liberazione quando sarà più opportuno per noi. A noi non resta che rimetterci con fiducia filiale alla Sua santa volontà.
(Gabriele Amorth, L’esorcista della Scala Santa, Ed. il Crocifisso, Roma 2002, pag. 42).