Quest’anno, la Festa Liturgica di San Giuseppe cade di venerdì e, per giunta, di Quaresima. Astinenza dalle carni o no? La Chiesa chiarisce.
Il 19 marzo, il dovere di Quaresima di astenersi dal mangiare la carne, in questo 2021, è messo da parte. Sarà possibile festeggiare San Giuseppe normalmente, poiché è “festività” e, per la Chiesa prevale sul venerdì ed è da considerarsi come la domenica. Cerchiamo di capire meglio.
Quaresima: il venerdì è astinenza dalle carni
È dai tempi delle origini della Chiesa che “il venerdì si debba compiere una particolare osservanza penitenziale”, una sorta di sacrifico da offrire a Cristo, in ricordo del suo di sacrificio, avvenuto proprio il giorno del Venerdì Santo.
La rinuncia alla carne, i venerdì di Quaresima, è il modo più vicino a tutti noi per ricordare la Passione di Gesù. Dall’altro lato, sempre il venerdì, è anche il giorno dedicato alla preghiera e, in alcuni casi, anche al digiuno (vedi il Venerdi Santo).
San Giuseppe cade di venerdì: che fare?
Ma quest’anno, la festa liturgica di San Giuseppe cade proprio di venerdì. Che fare? Vediamo cosa ci dice il Codice di Diritto Canonico: “Si osservi l’astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale, in tutti e singoli i venerdì dell’anno, eccetto che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità”.
Di conseguenza, la Festa di San Giuseppe, è considerata una solennità. Per questo, essendo tale, prevale sul venerdì, e la dobbiamo considerare come fosse la domenica. Un giorno di festa, dove ogni penitenza è sospesa: la solennità prevale sull’astinenza.
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Si mangia carne a San Giuseppe?
Alla domanda più semplice: “Ma a San Giuseppe si potrà mangiare la carne?”, la Chiesa ha risposto: “Si”. Ma offriamo le nostre preghiere a San Giuseppe perché ci aiuti a vivere una vita santa e, soprattutto, virtuosa.
Fonte: aleteia
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ROSALIA GIGLIANO