“De gustibus non disputandum est”, dicevano i padri latini, volendo significare che ognuno ha i propri gusti, su cui non si dovrebbe discutere.
Forse, anzi certamente, vista la distanza temporale tra quelli e il fascismo, i latini non avevano avuto l’occasione -alquanto insolita anche per noi- di vedere una torta di alta pasticceria, ricoperta di panna e fiocchetti di zucchero rosa, mostrare l’inconfondibile figura del tirannico nazista Adolf Hitler, usato a mo’ di guarnizione decorativa!
“Non è una mia scelta, è stata fatta su commissione”; “Ho solo realizzato la torta in base alle esigenze del cliente”, avrebbe spiegato l’artefice del fatto (anzi, del piatto), il signor Umberto Avigliano, che ha anche esposto in vetrina il suo capolavoro.
In seguito alle lamentele e alle osservazioni poco apprezzanti di molti clienti, che suggerivano che la sua torta fosse una sorta di affronto all’umanità, ha cercato di giustificarsi, dicendo che gli era stata ordinata, per la cifra di 30 euro.
La cifra, più che giusta per un dolce di quelle dimensioni, forse non sarebbe stata ritenuta sufficiente per il Fuhrer, vedendo commercializzata la sua immagine, per pochi euro.
Chissà se, una settantina di anni fa, il povero pasticcere sarebbe stato destinato allo stesso forno da cui è venuta fuori la torta, secondo un gioco macabro e crudele di cui i nazisti sarebbero stati certamente capaci!
In ogni caso, quella su illustrata, è una torta di Buon Compleanno; non del periodo bellico del secondo conflitto mondiale, ma solo di qualche mese fa, quando appariva in una pasticceria di Maratea, in Basilicata.
Ai lati del dittatore, compare la scritta “AUGURI CHEF”.
Forse chi l’ha ordinata considera lo chef in questione (magari il suo capo) un tipo che si impone, quindi la motivazione, sottostante a quella scelta, potrebbe essere ironica?
Speriamo che invece non si tratti di un ammiratore del Fuhrer, poiché ancora ne esistono, e non solo in Germania.
A quest’ora la torta sarà già stata divorata dal festeggiato, ma sicuramente rimarrà immortalata nelle foto ricordo, fatte per l’occasione.
Che, per lo meno, sia risultata gustosa e che sia valsa la pena di questo “molto rumore per nulla”!