Accettare la morte con serenità non è facile e nemmeno pensabile secondo alcuni, la morte è vista come uno spauracchio , come qualcosa che ci toglie , non come qualcosa che ci da. Anche se noi siamo nati per il paradiso dice Gesù, io vado a prepararvi un posto dice Cristo. Quindi la morte non è qualcosa di definitivo, infatti si dice anche sono passati a miglior vita, come per esorcizzare un qualcosa che in realtà ci spaventa.Eppure san Paolo ci dice che per lui vivere è Cristo e morire è un guadagno, anche san Francesco chiamava la morte sorella.
Una grande testimonianza l’ha data la giornalista Letizia Leviti che si è congedata così dai suoi colleghi di SkyTg24 lasciandoli a bocca aperta, ecco cosa ha detto ai suoi amici colleghi in una specie di testamento morale spirituale, pochi giorni prima della sua morte, dopo aver lottato con forza e con coraggio contro un brutto male che in due anni l’ha portata via, a soli 45 anni.
Ecco le sue toccanti parole rivolte con affetto ai colleghi :
“Ringrazio Dio per quello che mi ha dato” dice, spingendoci a ricordare di essere sempre grati per ciò che la vita ci offre e di apprezzare tutto quello che arriva giorno dopo giorno, anche le difficoltà. E aggiunge: “Occorre essere liberi“, non schiavi del lavoro o di quello che non possiamo avere. Non ha rimpianti Letizia, se non quello di lasciare i suoi bambini, suo marito, la famiglia. “Per il resto, – come dice lei – va bene così”.
Non rimpiange niente
Lascia il marito e tre figli. Dopo la laurea in filosofia e quella in filologia, nel 1995 aveva iniziato a collaborare con diversi giornali, tra cui il ‘Corriere Apuano’ e ‘La Nazione’ a Pisa e Carrara. Vincitrice di un concorso per giornalisti al Parlamento Europeo, divenne responsabile dell’ufficio stampa della Scuola superiore di studi e di perfezionamento Sant’Anna di Pisa.
Giornalista professionista dal 2003, è stata nella redazione romana di Sky TG24 prima in veste di conduttrice e poi di inviata di guerra. Ha pubblicato diversi libri di carattere letterario e di costume e curato alcune antologie di poesie che contengono anche suoi brani. A Carrara ha presentato diverse edizioni del festival “Convivere” (Huffington Post).quello
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