Questa settimane non avremo le processioni del Corpus Domini. Ma in questi giorni abbiamo visto raduni e manifestazioni costanti. Come mai?
Non ci sarà nemmeno la consueta processione per le strade di Roma con Papa Francesco. La disparità di trattamento, purtroppo, è ancora una volta tristemente evidente.
Sono giorni che assistiamo a manifestazioni di popolo, di ogni natura. Manifestazioni politiche, manifestazioni contro il razzismo, contro il governo, manifestazioni per l’ambiente, per ogni diritto.
Manifestazioni di ogni tipo, ma niente processioni
Abbiamo visto i raduni dei gilet arancioni, i giovani per l’afroamericano George Floyd, gli esponenti delle organizzazioni di destra e degli ultrà. Ma la tradizionale processione del Corpus Domini, dove è risaputo che ci sia molto più ordine rispetto a una manifestazione spontanea, niente.
L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus infatti questa settimana continuerà a prolungare i suoi divieti sui riti e sulle tradizioni della Chiesa. Domenica prossima nemmeno la processione di Papa Francesco potrà avere luogo, come riportato dai media vaticani.
Nemmeno il Papa farà la processione del Corpus Domini
Il Papa infatti si limiterà a presiedere, nella basilica vaticana, la Messa per la Solennità del Corpo e Sangue di Cristo presso l’Altare della Cattedra. Con una cinquantina di fedeli ad assistere, non di più. Come avvenuto anche per le celebrazioni avvenute del periodo più duro del coronavirus, all’inizio di marzo e alla metà di maggio.
Lo stesso varrà per tutte le parrocchie e i parroci d’Italia. Non sarà possibile assistere alle bellissime processioni del Corpus Domini, attorniate dalle meravigliose e coloratissime infiorate che da secoli caratterizzano le strade del nostro Paese nel giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità.
Niente processione eucaristica e coloratissime infiorate
Ci sarà tuttavia, nelle chiese, l’esposizione del Santissimo Sacramento e la benedizione eucaristica, come accaduto per le Messe a Santa Marta nelle date del 9 marzo e del 17 maggio. Potremo stare in compagnia di Nostro Signore, pregarlo e adorarlo, fortunatamente, ma non potremo passeggiare con lui nelle strade delle nostre città.
Dove molto spesso, la processione del Corpus Domini è una ricorrenza particolarmente sentita. Come a Roma, dove per tradizione la messa papale viene celebrata nella basilica di San Giovanni in Laterano. Seguita dalla processione eucaristica fino alla basilica di Santa Maria Maggiore, con tutte le confraternite della Capitale.
La disparità di trattamento. Ma Gesù è la nostra forza
Dal 2013 al 2017 poi Papa Francesco ha voluto spostare questa celebrazione in alcune delle periferie esistenziali cittadine. Come nel quartiere romano di Casal Bertone, o nella parrocchia di Santa Monica ad Ostia.
Dispiace però vedere ancora una volta come si applichino, tristemente, da parte delle autorità governative, due pesi e due misure. Insomma, va bene ogni tipo di rivendicazione, specialmente se rumorose e invadenti. Ma camminare in maniera solenne per le vie della città, diventa un gesto pericoloso e vietato. Deboli con i forti e forti con i deboli, verrebbe da dire.
Peccato che la forza che Nostro Signore ci dona è una forza di vita eterna, e nulla potranno le norme e i divieti contro l’amore di Cristo per ciascuno dei suoi figli. Un amore che è giustizia, pace, riconciliazione.
Giovanni Bernardi
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