L’inquietante evento inizia oggi, nei pressi di uno dei più importanti santuari mariani, con il subdolo intento è presentare in luce positiva l’esoterismo.
Gli esorcisti mettono in guardia: c’è il pericolo di un intervento straordinario del maligno, un’insidia di eccezionale pericolosità spirituale.
Pochi sanno che da diversi anni – dal 2010 per l’esattezza – le streghe italiane si radunano. Accade anche questo in tempi di rinascente paganesimo. Lo chiamano Strigarium. Il Grande Sabba. Quello che gli organizzatori sulle loro pagine social definiscono un «evento culturale» ha luogo tutti gli anni in provincia di Bergamo.
Come se non bastasse, per l’edizione 2023 – che si svolgerà a partire da oggi fino all’11 giugno – la scelta del luogo è caduta su Casirate d’Adda al posto della tradizionale località di Costa Volpino. Ovvero a pochi chilometri dal Santuario della Madonna di Caravaggio (più precisamente il Santuario di Santa Maria del Fonte), teatro nel 1432 dell’apparizione della Vergine alla giovane contadina Giannetta de’ Vacchi, il più importante santuario mariano della Lombardia.
Gli esorcisti italiani contro il sabba vicino al Santuario di Caravaggio
Un cambio che ha allarmato molto gli esorcisti italiani che per bocca di padre Francesco Bamonte, presidente dell’Aie, l’Associazione internazionale esorcisti, hanno lanciato l’allarme (definito enfaticamente una «scomunica» dai giornaloni mainstream per i quali evidentemente la stregoneria è un’altra “conquista” da celebrare ridacchiando magari alle spalle dei “retrogradi” che osano contestare simili “valori”).
In una manifestazione come questa, che «coinvolge famiglie con i figli per confondere nei giovanissimi il concetto di bene e di male», ha dichiarato al Corriere della Sera padre Bamonte, «non si può escludere un intervento straordinario del maligno».
Il revival neopagano, un fenomeno pericolosissimo
«Grande Sabba e grande inganno», ha commentato padre Bamonte sul sito dell’Aie. «Questa manifestazione, come altre analoghe che si svolgono in ogni parte d’Italia, fa parte di quel pericolosissimo fenomeno che è il revival neopagano. Non sorprende la scelta del luogo, non lontano dal fiume Adda e dal Santuario mariano di Caravaggio, nel cuore di una regione, la Lombardia, dove certe ‘mode celtiche’ presentano anche addentellati politici».
Dal canto loro gli organizzatori difendono il trasferimento a Casirate d’Adda con la messa in vendita del vecchio terreno. A detta loro il raduno altro non farebbe che promuovere «la conoscenza delle antiche tradizioni, culti e rituali che l’uomo ha sviluppato nel corso della storia e che sono giunti fino ai nostri giorni». Nel programma è prevista – oltre a eventi, spettacoli, conferenze con esperti e archeologi, laboratori per grandi e piccini – anche un’area verde dove la gente potrà «rilassarsi», gustando birra e «golose prelibatezze».
Un sabba dunque all’insegna del relax e dell’approfondimento culturale che indica un cambio di strategia comunicativa. Se un tempo l’inquietante figura della strega veniva presentata in chiave aggressiva e rivendicativa (soprattutto dai movimenti femministi) al grido di slogan come il celebre «Tremate tremate che le streghe son tornate», adesso si cerca di confezionarle un vestito a misura di famiglia. Quella che si vuole celebrare è una stregoneria dal volto umano e rassicurante, amica dei bambini, delle donne e della natura. Insomma, la strega della porta accanto: come una specie di Mary Poppins con la scopa volante invece del ben noto ombrello del film.
Il pericolo di presentare la stregoneria in una luce positiva
Ma padre Barmonte, in un commento rilasciato all’Agenzia Sir, mette in guardia contro il tentativo di nobilitare la stregoneria attraverso «eventi come questo che propongono l’esoterismo in chiave positiva». «La stregoneria – spiega l’esorcista – viene ad esempio presentata sotto un aspetto affascinante, quasi fosse una religione della natura e un’emancipazione della donna».
Festival come questi non solo si insinuano nelle menti delle famiglie e dei più giovani per confondere il bene e il male. Sono anche occasioni di business per un esercito di operatori dell’occulto. Al raduno non mancheranno infatti, prosegue il presidente dell’Aie, «l’industria e il mercato della magia. Alla manifestazione non dubitiamo saranno presenti maghi, cartomanti, medium, fattucchieri, a caccia di potenziali clienti».
Ma attenzione a non ridurre la questione solo a una faccenda di profitti. I veri pericoli sono altri, di natura spirituale. «Dobbiamo ricordare che queste pratiche non sono solo espedienti per facili guadagni – conclude padre Bamonte –: non si può infatti escludere un intervento straordinario del maligno, che causerà – anche a distanza di tempo – sulle persone fenomeni di vessazione, ossessione».