Che ormai le celebrazioni delle cresime e della comunioni siano state trasformate in una specie di fiera, e di mercato è risaputo, entrano in chiesa persone che di solito non lo fanno . Che sono letteralmente allo scuro di qualsiasi nozione comportamentale da tenere in un luogo sacro, partendo dal vestiario del tutto inappropriato e molto spesso inopportuno, per finire agli atteggiamenti del tutto non consoni al luogo. Telefonini accesi, che squillano regolarmente durante la cerimonia, addirittura c’è chi risponde e con calma e tranquillità, e intrattiene pure una conversazione mentre il ministro celebra la Messa. Scollature e spacchi mozzafiato, chi mastica gomme americane, chi sparla dell’abbigliamento degli altri , chi si racconta tradimenti e fatti personali. E allora non c’è da meravigliarsi se una ragazzina mette l’Eucarestia nella borsetta e prova a portarsela a casa come un trofeo da esibire.Un Bufala? Purtroppo no, il fatto è accaduto veramente, domenica 9 ottobre nella Chiesa di Santa Francesca Cabrini (piazza Bologna) Roma, durante la celebrazione della Santa Messa, officiata da Mons. Guerino di Tora, vescovo ausiliare di Roma. Durante la distribuzione della Comunione un’adolescente si avvicina al ministro e, in maniera goffa e scoordinata, riceve l’Eucaristia sulle mani per poi far cadere a terra l’Ostia Consacrata. Il ministro dell’Eucaristia, purtroppo, non si accorge di nulla ma il siparietto richiama l’attenzione di altri fedeli che osservano la scena: risate con le amiche, imbarazzo, indecisione e poi la ragazza torna al suo posto con l’Ostia in mano indecisa sul da farsi… Si spererebbe che l’elegante signora illuminasse sua figlia sul da farsi, ma la mamma lascia fare mentre la ragazza poggia l’Eucaristia nella borsetta: è caduta a terra, è sporca!
Questo ha generato la reazione di alcuni fedeli che hanno notato il comportamento anomalo della ragazzina e sono intervenuti, in modo particolare una parrocchiana attenta ha preteso la restituzione dell’ostia consacrata riportandola al sacerdote, ma i parenti e in modo particolare la mamma della fanciulla si è infastidita dell’intrusione di alcuni estranei nella vicenda, e la ragazza stessa giustifica il fatto dicendo: “La dovevo pulì!”. Un ragazzo ha cercato inutilmente di far capire alla giovane e alla sua famiglia la gravità del gesto, e in tutta risposta è stato aggredito verbalmente e minacciato, come se fosse reo di chissà quale colpa. L’ira dei parenti non si è placata perchè alla fine della celebrazione si sono recati in sacrestia per esternare le loro rimostranze, che però non sono state accolte. Morale della favola la fanciulla insieme ai parenti e familiari si allontanata piangendo, come se avesse subito chissà quale offesa. Questo episodio ci fa capire lo stato di degrado morale spirituale nel quale ci troviamo, la totale mancanza di educazione e di rispetto delle cose di Dio, e l’arroganza di chi pensa che tutto è lecito e che tutto è permesso, in questo momento di relativismo imperante, che ormai ha annebbiato le menti e le coscienze.
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