Ragazzo disabile aggredito con violenza in oratorio: sacerdote costretto a chiudere

Una vicenda, quella che stiamo per raccontarvi, che ci fa capire come la violenza e la mancanza di rispetto non abbiano limiti. Protagonista, suo malgrado, è stato un ragazzino affetto da disabilità.

Ragazzino aggredito dai bulli
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Una sorta di spedizione punitiva nel vero senso della parola contro di lui, un ragazzino disabile di colore. È stato aggredito e picchiato da un gruppo di ragazzi di origine pachistana. Un episodio che non ha risparmiato nemmeno il fratellino della vittima, corso in suo soccorso.

Da lì la decisione del sacerdote di chiudere l’oratorio, come forma di protesta ma anche come pieno e concreto senso di vicinanza alla famiglia di chi è stato aggredito. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa è successo.

Ragazzino aggredito in oratorio

Una storia che non vorremmo mai raccontare, specie se a subire le angherie di un gruppo di bulli è un ragazzino che non ha avuto la possibilità di difendersi. Il tutto è successo ad Urgnano, in provincia di Bergamo e, ciò che ha maggiormente colpito l’opinione pubblica è che tutto quello che è successo, come riporta anche il quotidiano Avvenire, è accaduto in un oratorio.

La vittima è un ragazzino disabile africano che è stato picchiato da un gruppo di bulli, di origine pachistana. Nemmeno il fratellino della giovane vittima, corso in aiuto, è stato risparmiato dalle botte dei bulli. Le indagini da parte dei Carabinieri sono in corso, in particolare per identificare gli aggressori ed assicurarli alla giustizia.

Ma, come dicevamo, ciò che ha colpito molti è che sia successo, lo scorso weekend, all’interno di un oratorio. Per questo, il sacerdote Don Davide, ha deciso di chiudere la struttura e di sospendere alcune delle attività. Andiamo con ordine. Il ragazzino è stato aggredito come anche suo fratello che ha cercato di difenderlo dall’aggressione di un gruppo di ragazzi pachistani che, da qualche anno, spadroneggia nel campetto oratoriale.

Sulla vicenda indagano i Carabinieri

Una situazione che ha visto i bulli, più e spesse volte, prendere il controllo, insultando, aggredendo ed offendendo tutti coloro che non dovevano (a loro dire) entrare nel loro territorio, anche solo per giocare. Fino a quando, questo gruppo di ragazzi ha preso di mira il piccolo disabile e lo ha aggredito. Contusioni su varie parti del corpo e lividi, insieme ad un grande spavento.

La vicenda ha immediatamente allarmato tutti e i Carabinieri della locale stazione si sono subito messi all’opera per individuare gli aggressori. Dall’altro lato, però, c’è proprio l’oratorio, quel luogo dove tutti i bambini, senza distinzione d’età e di origine, possono andare a giocare e a divertirsi. O almeno, così si sperava che fosse.

Il cartello affisso da Don Davide fuori l'oratorio
Il cartello affisso da Don Davide fuori l’oratorio – photo: avvenire

Il sacerdote: “Chiudo l’oratorio”

Dopo ciò che è successo, a prendere posizione è stato proprio il sacerdote, Don Davide che ha deciso di chiudere l’oratorio ad alcune attività. Restano attive la catechesi e i vari incontri, ma tutti gli allenamenti che si svolgevano nel campetto continueranno solo a porte chiuse: “[…] Vogliamo sensibilizzare chi di dovere a prendersi cura della situazione. Quello che è successo è inaccettabile: l’oratorio non può essere teatro di violenza né di discriminazione” – ha affermato, con forza, il sacerdote.

Un cartello è stato affisso fuori l’oratorio, dove sono spiegate le motivazioni per cui è stato reso necessario prendere questi provvedimenti seri, anche per tutelare e difendere, quanto il bambino, quanto anche la sua famiglia.

Come riporta ancora il quotidiano Avvenire, non è la prima volta che in provincia di Bergamo succedono episodi simili. Anche a Martinengo, la scorsa primavera, l’oratorio era rimasto chiuso per qualche giorno sempre a seguito di scorribande di un gruppo di bulli adolescenti di origine nordafricana.

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