Incredibile la storia di questo giovane di 18 anni e di come affronta il maligno che lo tenta in ogni modo.
Un ragazzo ha chiesto consiglio ad un sacerdote, dopo l’inizio della sua conversione in un momento assai particolare della sua vita.
Una conversione che arriva dopo un periodo molto particolare della sua vita.
La conversione del giovane e gli attacchi
Parlare di sé e dei momenti difficili non è sempre facile. Certo, specie quando si è più giovani, si ha ancor più la necessità di confidarsi con qualcuno che sappia aiutarci e dirci cosa fare in un momento particolare della vita.
Come questo diciottenne, che ha scoperto Dio dopo un brutto periodo della sua vita. Sono ancora molti gli ostacoli che deve superare, ma la sua conversione l’ha portato ad avere maggiore consapevolezza del suo essere cristiano.
Ha chiesto aiuto a un sacerdote per alcuni consigli: “Da un anno a questa parte mi sono convertito, dopo un brutto periodo di disordine e sofferenza. Da quando ho accolto Dio nella mia vita mi sento totalmente diverso, mi sono avvicinato alla preghiera e alla lettura di Sacre Scritture e testi religiosi che mi migliorano giorno dopo giorno” – scrive il giovane di nome Samuele.
I pensieri blasfemi e le bestemmie
Samuele, però, si trova davanti a un problema e chiede aiuto a Padre Angelo per risolverlo: “Ho riscontrato alcuni problemi però, durante la giornata, ma in particolare modo durante la recita del Rosario e solo a volte durante la Santa Messa, ovvero la mia mente involontariamente ha pensieri blasfemi osceni e a volte pronuncia anche bestemmie.
Sono come un fiume, non so fermarli, solo ogni tanto riesco distrarmi ma pochi secondi dopo ritornano e quindi ho paura di ferire o offendere Dio e la Madonna. Non mi era mai capitato di pensare a ciò, e non ho mai bestemmiato neanche per scherzo, è incominciato tutto da quando ho iniziato a pregare il Rosario quotidianamente, ovvero un mese fa.
Adesso quindi, il mio dubbio è il seguente: si tratta di agguati che satana tende alla mia mente, perché adesso cerco Dio e sa che non mi avrà più o sono io il problema? E soprattutto la mia anima si macchia di peccato?”.
Il consiglio del sacerdote
Una paura comprensibile del giovane che, da poco, si è avvicinato a Dio, e per il quale Padre Angelo ha le parole di luce e conforto “Ringrazio Dio per questo tuo ritorno al Signore. Si può dire di te quello che il padre del figliol prodigo disse al figlio maggiore: “Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.
Oggi il tuo cuore è infiammato dall’amore di Dio. Accostarsi alle Sacre Scritture e a testi religiosi è la stessa cosa che accostarsi a Cristo. E Cristo è ‘risurrezione e vita’. Immedesimandomi nella tua esperienza intuisco come tu senta scorrere la vita soprannaturale dentro di te: la mente viene illuminata e nutrita;
il cuore è infiammato e inondato di una consolazione che non è di questo mondo, ma è celeste; tutta la tua vita è presa dal desiderio di stabilirsi nel cuore di Dio perché ti pare di assaggiare già una porzione di Paradiso” – continua il sacerdote.
Ma quale soluzione, quali parole o spiegazioni trovare a questo “senso di peccato” che Samuele sta vivendo?
Perché quei brutti pensieri durante il Rosario?
“Adesso vengo a dire una parola su quello che da un po’ di tempo ti accade soprattutto nella vita di preghiera […] anche grandi santi hanno subito simili vessazioni. Tra questi in particolare Santa Caterina da Siena. Tuttavia, per quanto tali pensieri e immaginazioni ti disturbino, non costituiscono peccato per te perché non sono voluti” – scrive Padre Angelo.
E’ vero, il demonio ci insegue sempre, pone il suo zampino specie quando noi siamo in preghiera: “Mi dici che vieni disturbato soprattutto durante la preghiera del Santo Rosario. Ebbene, c’è un accorgimento molto utile per non lasciarsi invadere da tutto quello che ti assale durante tale preghiera.
La tecnica consiste nel ricostruire nella nostra mente l’evento enunciato nel mistero. Quando ci si impegna a ricostruire l’evento nella nostra mente in tutti i suoi dettagli e nello stesso tempo si chiede a Maria di farceli vivere come li ha vissuti lei, il tempo se ne va senza distrazione”.
La preghiera del Rosario è quella che il diavolo più odia in assoluto, perciò tenta il giovane proprio in quel momento.
L’importanza di ringraziare Dio
“Se a questo si aggiunge il ringraziamento al Signore per l’evento compiuto a nostro beneficio e si domandano grazie per sé stessi, per la famiglia, per gli amici, per la chiesa, per il mondo in virtù dei suoi meriti, in modo particolare di quelli legati all’evento menzionato, allora viene opposta al comune avversario una barriera fortissima” – conclude il sacerdote.
Fonte: amicidomenicani.it