Scioccante episodio: giovane investito e picchiato selvaggiamente per aver rimproverato chi sfrecciava vicino ai passanti alla fermata.
In tutta risposta si è visto aggredire senza pietà. Adesso e in gravi condizioni e ha bisogno della preghiera di tutti.
Un viaggiatore che arrivasse in un paese «barbaro», diceva lo scrittore spagnolo José Ortega y Gasset, saprebbe di essersi addentrato in un territorio dove leggi e norme sono come sono sospese. In una società imbarbarita non ci sono princìpi a cui poter ricorrere. Non si può fare appello che alla forza bruta: è la legge della giungla, l’hobbesiano homo homini lupus.
Perché in verità, ricorda Ortega, non esistono norme che si possano propriamente dire barbariche. Infatti«la barbarie è assenza di norme e del loro possibile appello». In una società imbarbarita la vita collettiva è regolata dalla brutalità e dal pressapochismo, non dal rispetto e dal diritto.
Dove è avvenuta la barbara aggressione
Se ha ragione lui, e tutto indica che sia così, è un segnale inquietante – di autentica regressione alla barbarie – quanto accaduto ad Anzio, la cittadina balneare in provincia di Roma.
È qui che un giovane di 19 anni è finito in ospedale in gravissimi condizioni a causa di un brutale pestaggio. La sua “colpa”? Semplicemente quella di aver rimproverato alcuni ragazzi – sembra due, ma quanto fossero in realtà ancora non è chiaro – che sfrecciavano in auto vicino alla fermata dell’autobus.
La selvaggia aggressione è avvenuta nel pomeriggio di ieri, nel pieno centro della cittadina laziale, dove si trova la fermata dei mezzi pubblici. Secondo le agenzie di stampa il diciannovenne avrebbe ripreso gli aggressori perché correvano con la macchina a pochi metri dai passanti in piazza Cesare Battisti ad Anzio. Una offesa “imperdonabile” la sua, un’onta da lavare nel sangue. E che ha fatto scattare la brutale aggressione.
Stando alle testimonianze, riportate dal Messaggero, la vittima si trovava alla fermata del pullman insieme ad altre persone. E avrebbe rimproverato il conducente dell’auto che per tre volte era passato a forte velocità lungo via XX Gennaio e piazza Cesare Battisti.
Investito e massacrato per vendetta
Irritati per il rimprovero del ragazzo, poco prima delle 17:30 di ieri gli aggressori hanno fatto ancora una volta il giro dell’isolato. Questa volta per consumare la loro vendetta domenicale e essere risarciti per l’”affronto” subito.
I giovani a bordo della macchina – una Fiat Panda Hybrid di colore grigio – lo avrebbero prima investito di proposito. Dopodiché, non contenti, si sarebbero fermati per prenderlo a pugni e calci, forse anche per accoltellarlo. Infine, dopo essere risaliti sulla vettura si sono dati alla fuga.
La violenta aggressione è durata pochi attimi e ha avuto luogo davanti a svariati testimoni che hanno immediatamente contattato il numero unico per le emergenze e prestato i primi soccorsi alla giovane vittima del pestaggio. Per strada, sull’asfalto, accanto alle macchie di sangue del 19enne, gli agenti della polizia scientifica hanno rinvenuto un coltello a serramanico. Potrebbe appartenere a uno degli aggressori, che potrebbe averlo perso durante la colluttazione.
Il coraggioso ragazzo che ha pagato col ferimento il suo atto di ribellione davanti alla prepotenza altrui è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Riuniti” di Anzio e Nettuno. Qui i sanitari lo hanno ricoverato in codice rosso.
È in gravi condizioni, ma provvidenzialmente non in pericolo di vita. Per lui chiediamo preghiere e lo affidiamo alla Vergine Maria, salute degli infermi.