La notizia dell’uccisione del ragazzo si è sparsa velocemente per il quartiere dove gruppi di persone hanno cominciato ad incendiare auto e demolire immobili per protesta contro la violenza della polizia. Per tutta la notte la gendarmerie ha lottato per ristabilire la serenità del quartiere senza riuscirci, ma con il levare del sole sembrava che tutto fosse finito.
Non appena è calata la notte i contestatori sono tornati in strada per continuare la loro azione vandalica di protesta. A differenza del giorno precedete, ai manifestanti del quartiere Breil di Nantes si sono aggiunti quelli del quartiere d’origine del ragazzo morto nella sparatoria Garges-lès-Gonesse di Parigi. Quando la polizia è intervenuta per fermare la violenza e la devastazione per le strade, le persone hanno cominciato a lanciargli contro molotov e sassi costringendo gli agenti sulla difensiva. Gli scontri tra poliziotti e civili sono durati fino alle 5 del mattino, ben 12 sono state le persone fermate e portate in centrale. In vista di questa notte verranno probabilmente disposte maggiori misure di sicurezza per evitare che possano ripetersi incidenti simili a quelli dei giorni precedenti.
Luca Scapatello
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