Sequel del colossal The Passion of Christ, il nuovo film di Mel Gibson, Resurrection, sarà al cinema a breve, nel 2025, destinato ad un altro grande successo.
Il 2025 che sta per iniziare si preannuncia ricco di novità. Certamente sul piano cinematografico c’è tanta attesa per l’arrivo nelle sale del film Resurrection, il sequel del celeberrimo The Passion of Christ che rappresenta un colossal di portata storica.
Se già il film che ha narrato minuziosamente e fedelmente la Passione del Signore è diventato iconico e una pietra miliare nell’ambito delle opere cinematografiche religiose, ci si aspetta la stessa cosa per quello in uscita.
C’è la data: si tratta solo di attendere un altro po’ di tempo, ma ormai sarà pochissimo e con il nuovo anno si potrà assistere all’interpretazione degli avvenimenti che seguirono la Resurrezione di Gesù.
Sempre interpretato da Jim Caviezel nel personaggio di Gesù, si prospetta anche per Resurrection un successo planetario come è stato per La Passione di Cristo fin dall’uscita nell’aprile 2004.
Anche questa volta l’arrivo nelle sale cinematografiche del film che si baserà, come il precedente, in modo fedele alla narrazione evangelica, si svolgerà in prossimità della Pasqua. Sarà il 18 aprile 2025, che è anche Venerdì Santo, il giorno in cui Resurrection incontrerà il pubblico.
Mel Gibson, regista tra i più importanti al mondo, ha preannunciato che questa pellicola costituirà “uno dei film più importanti della storia“. Potrebbe effettivamente essere proprio così, dal momento che il prequel è rimasto iconico per la sua alta qualità e la fedeltà rappresentativa.
Grandi sono state le grazie scaturite da The Passion, come la conversione di vari attori e i grandi benefici spirituali tratti da moltissimi spettatori. Ci si aspetta anche da Resurrection qualcosa di simile: che sia un altro strumento attraverso cui Dio opera grandemente.
Il film racconterà passo dopo passo gli eventi che hanno portato alla Resurrezione così come sono stati vissuti dagli Apostoli. Inoltre, si focalizzerà anche sulle vicende che hanno avuto luogo nel palazzo di Erode. Per finire con gli eventi che hanno avuto luogo a Gerusalemme durante la Resurrezione.
Ciò che ha colpito prevalentemente nel film sulla Passione e morte del Signore è stata la fedeltà ai Vangeli e una rappresentazione il più possibile realistica che ha fatto calare gli spettatori letteralmente dentro il testo biblico.
L’uso dell’aramaico, la lingua parlata da Gesù, e di parti in latino, ha reso coinvolgente e viva l’atmosfera e ha consentito una partecipazione particolarmente intensa. I dialoghi riportati letteralmente dai testi evangelici, oltre alle parti prese dai racconti delle visioni della Beata Anna Katharina Emmerick non hanno lasciato spazio ad intrusioni romanzate.
È stato questo un elemento, se non il principale, a decretare la bellezza e il successo del film. Anche per Resurrection si attende lo stesso. Il cast originario è stato rimesso insieme, non senza fatica, essendo trascorso ormai qualche decennio dalle riprese del primo film.
Oltre a Jim Caviezel ad interpretare il Signore, ci sarà Maia Morgenstern sempre nel ruolo della Madonna e Francesco De Vito ad dar volto a San Pietro.
Se The Passion era stato girato interamente a Matera, le riprese di Resurrection si sono svolte in Israele, ma alcune anche in Marocco ed altre ancora in alcune località europee tra cui anche in Italia. Si sa che il linguaggio scelto sarà anche questa volta un’alternanza tra ebraico, aramaico e latino: una scelta che fa intuire che anche in questo film il realismo della rappresentazione sarà una nota fondante.
Ma ciò che più di ogni altra cosa è stata alla base del successo di The Passion e si pensa lo sarà anche di Resurrection è il presentare Gesù per quello che è realmente, senza stravolgimenti. La figura del Signore emerge per come la descrivono i Vangeli e non tramite l’occhio interpretativo di altri. Il merito è dell’attore protagonista, Caviezel, e di Mel Gibson, regista straordinario che ha saputo in questo modo, davvero trasmettere la fede.
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