Nel suo pensiero, Santa Chiara d’Assisi invita le sue consorelle, e al tempo stesso tutti i fedeli, a riconoscere e successivamente a rendere grazie per i doni che Dio ci offre in maniera totalmente gratuita. La sua riflessione ci fa ragionare su come l’azione di Dio non sia limitata a uno specifico momento, ma sia continua e costante nella vita di ognuno.
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L’invito che ci porge Santa Chiara in questa occasione è più che mai una fonte di riflessione sull’operato di Dio. Gli scritti che la Santa d’Assisi ci ha lasciato, molti dei quali indirizzati in maniera diretta alle consorelle (ma comunque importante spunto di riflessione per tutti), vi è un invito a meditare e a considerare con gratitudine i doni che Dio ci fa. Tema centrale del suo pensiero e del suo scritto è la spiritualità legata all’azione di Dio, che si manifesta in maniera quotidiana nella vita di ogni fedele. La sfida odierna è quella di saper riconoscere questo operato, per considerarlo con spirito di gratitudine. Chiara, nel suo scritto, cita la “misera vanità del mondo”. Questo aspetto, a differenza di come si potrebbe pensare, non fa riferimento diretto alla realtà del mondo, non è dunque un giudizio verso di esso. Piuttosto, ciò che vuole centrare la Santa con questa citazione è altro: questa misera vanità del mondo può rappresentare la condizione di distacco dal divino, dunque da Dio.
Santa Chiara e l’operato di Dio
Nel suo Testamento, Chiara ci invita a riflettere sull’importanza dell’operato di Dio. Le sue parole sono molto chiare: “Dobbiamo, quindi considerare, sorelle dilette, gli immensi doni di Dio a noi elargiti, ma tra gli altri, quelli che Dio si è degnato di operare in noi per mezzo del suo servo diletto, il Beato Francesco nostro padre, non solo dopo la nostra conversione, ma anche quando eravamo nella misera vanità del mondo” (fonte: scritti di Santa Chiara d’Assisi). Quello che ci viene donato, in maniera totalmente gratuita da parte di Dio, è un amore senza fine. Chiara vuol farci capire quanto questi doni elargiti dal Signore siano importanti nelle nostre vite. La sua riflessione, poi, affronta anche un altro aspetto, quello della conversione. Citando il “servo diletto, Beato Francesco“, Chiara ci insegna che Dio, nell’operare, non aspetta che l’uomo sia “perfetto” o “convertito”. Dio concede la sua grazia costantemente e lo fa anche nelle fasi più lontane dalla Santità.
Il riferimento a Francesco
San Francesco è una fonte di riflessione continua, anche per Santa Chiara. Nel suo scritto, la Santa lo cita e questo riferimento è particolarmente significativo. Chiara riconosce in Francesco, fondatore del suo ordine e come padre spirituale, uno strumento privilegiato dell’azione di Dio. Non si tratta solo di un modello da seguire, ma è un vero e proprio esempio di come Dio decide di operare. Riferendosi alle parole precedenti, quelle relative alla conversione, Francesco si pone come esempio perfetto. Dio, ci insegna la Santa d’Assisi, agisce nella storia, guidando gli uomini dalla vanità del mondo a una vita umile, povera, ma ricca di amore. L’esempio del cammino di San Francesco, in tal senso, è molto importante e significativo. Chiara ci invita a riconoscere, anche in questi esempi, l’azione del Signore. Al tempo stesso, siamo chiamati ad accoglierla con atteggiamento e spirito di gratitudine.
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