Quando il fidanzato le chiede la mano lei rifiuta poiché questo voleva costringerla a convertirsi dal cristianesimo all’Islam, per tutta risposta l’uomo che diceva di amarla e volerla accanto per tutta la vita l’ha bruciata viva. Questo deplorevole atto di efferata violenza si è verificato in Pakistan, Paese asiatico che ha visto un incremento di violenza sui cristiani notevole in questo mese di aprile: il giorno di Pasquetta (2 aprile) degli estremisti islamici hanno ucciso una famiglia che viaggiava in risciò verso il centro della città, settimana scorsa due uomini in moto hanno sparato sulla folla di fedeli che usciva dalla messa domenicale.
Il rifiuto della proposta di matrimonio e la vendetta
Più di una volta Asima, 24 anni di fede cristiana, ha rifiutato la proposta di matrimonio del fidanzato poiché questo le richiedeva di cambiare la propria fede e convertirsi all’Islam. L’ultima volta la scena si è ripetuta in una strada di Sialcot, nel Punjab, mentre la ragazza faceva ritorno dal lavoro. All’ennesimo rifiuto, il giovane pakistano ha reagito versandole addosso del cherosene e dandole fuoco. In seguito al folle gesto il giovane è scappato, ma è stato arrestato poco dopo da due agenti presenti in zona. La povera Asima, invece, è stata portata di corsa in ospedale, dove si trova tutt’ora in condizioni gravissime.
Il ragazzo, che ha giustificato il suo gesto dicendo di volerla solamente spaventare, è stato messo in prigione e dovrà affrontare un processo dinnanzi ad una speciale corte anti terrorismo che potrebbe decretarne la condanna a morte. Intervistato dai media locali, il padre della ragazza ha confermato che la motivazione del folle gesto è stato il rifiuto di conversione all’Islam.
Luca Scapatello