Rinnegare Gesù quante volte lo facciamo, e in quanti modi diversi anche senza rendercene conto
“E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.
Le parole, che Pietro e Gesù si scambiarono durante l’ultima cena, suonano attuali come non mai. Molti, oggi, senza nemmeno farsi troppi scrupoli morali o spirituali, rinnegano il Signore, la Madonna, il simbolo del nostro Credo e della nostra salvezza: la croce.
E’ la volta di una scuola materna/elementare di Palermo che ha rimosso le statue di Maria, le foto di Papa Francesco e ha vietato le preghiere in classe. Il motivo? Bisognerebbe domandarlo al dirigente della scuola Ragusa Moleti che, avvalendosi del parere dell’Avvocatura dello Stato, risalente al 2009, ha emanato una circolare con cui blocca il flusso spirituale dei bambini educati nell’istituto.
“Ci sarebbe nella nostra scuola l’usanza, da parte di alcuni docenti, di far pregare i bambini prima dell’inizio delle lezioni e/o di far intonare canzoncine benedicenti prima della consumazione della merenda”. “Considerando il parere dell’Avvocatura dello Stato dell’8 gennaio del 2009, allegato alla nota del gabinetto del Miur del 29 gennaio 2009, è da escludere la celebrazione di atti di culto, riti o celebrazioni religiose nella scuola durante l’orario scolastico o durante l’ora di religione cattolica, atteso il carattere culturale di tale insegnamento”.
I bambini, quindi, non pregheranno più, nemmeno durante l’ora di religione, poiché la cultura cristiana non va diffusa, a chi non la richiede esplicitamente: questa la ragione della decisione del dirigente scolastico. Ma, per quanto ne sappiamo, le altre culture religione, invece, allevano i figli della loro società ad una spiritualità molto profonda. Perché, dunque, in un Paese cristiano/cattolico, che ospita persino il Vaticano, sede del capo della chiesa universale, dovremmo scegliere di formare i bambini all’ateismo?
La questione sa tanto di boicottaggio, sa tanto di rinnegamento: Pietro, dopo aver negato di conoscere Gesù, quando si rese conto della gravita della cosa, “pianse amaramente” e, in seguito, diede la vita per quel Maestro di speranza. Cosa faremo noi?
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