Essere dei “buoni cristiani” non è semplice e non solo perché ai seguaci di Cristo è richiesta una cospicua serie di norme/dogmi da rispettare (a partire dai 10 Comandamenti), ma perché spesso si sguazza in una spiritualità impura, contaminata da una serie di credenze e nozioni che non provengono dal nostro Credo, quanto dalla superstizione o da altre religioni, da rituali maldestramente o subdolamente inglobati nel “pensiero sociale” e di cui nessuno è interessato a definire i confini.
Per ogni argomento spirituale/cristiano, è bene (in caso di dubbi o poca consapevolezza), rivolgersi alle guide spirituali, appositamente preposte dalla Chiesa, per la nostra crescita.
Esse possono essere semplici sacerdoti, confessori o padri spirituali, o (per le questioni più particolari) sacerdoti esorcisti.
Ad esempio, parlando dell’albero genealogico di ognuno, si dovrebbe comprendere come e quando esso sia un possibile campo di indagine, in cui rintracciare peccati atavici, commessi dai nostri antenati, o addirittura azioni occulte (dal malocchio ad altre pratiche peggiori), che possano essere diventate congenite ed essere state trasmesse alla nostra generazione.
In linea di massima, il concetto è esatto e valido per tutti, ma bisogna collocarlo nel giusto ambito di esame, poiché altre pseudo religioni usano gli stessi termini, per definire cose diverse, e l’inganno potrebbe essere facilitato.
In merito al concetto del male trasmesso a causa del peccato dei nostri avi, ascoltiamo cosa disse un sacerdote di gran riguardo, Padre Gabriele Amorth:
“C’è chi sostiene che le conseguenze di colpe morali gravi, di cui si sono macchiati i propri ascendenti – come ad esempio omicidi, aborti, suicidi, pratiche magiche, eccetera – si propaghino alle generazioni successive. Attenzione, non la colpa morale, che è sempre e solo personale, ma le sue conseguenze, come ad esempio la tendenza innata a ripetere gli stesi atti peccaminosi degli avi. Un sorta di “inquinamento” spirituale, insomma, che subirebbero i figli, i nipoti, i pronipoti e così a scendere nell’albero genealogico”.
E’ necessario essere consapevoli del pericolo e, mantenendo una condotta cristiana ineccepibile, rinunciarvi, attraverso una dichiarazione esplicita, fatta tramite preghiere apposite, al cospetto del Signore.
Il cammino di purificazione libera, così, noi e anche gli avi, dalla colpa commessa, dal “carattere malato” trasmesso ai discendenti.
Dice ancora Padre Amorth: “Si celebrano Messe per intercedere per i defunti che, a causa dei loro peccati, ancora non godono della luce di Dio e sono in Purgatorio”.
“Io ho avuto qualche caso in cui la persona che soffriva di possessione del demonio aveva avuto ascendenti che praticavano la magia e la stregoneria”.
Generalizzare e credere, senza motivo/prove, di essere vittima di una sorta di contaminazione genetica è da escludere in ogni caso, per non cadere nella tentazione di aumentare il flusso malefico, fomentandolo con atteggiamenti superstiziosi.
E’ sempre bene ricordare che ognuno di noi può scegliere la via della luce e decidere di rimanere in Cristo.
Se di liberazione abbiamo bisogno, saranno la preghiera e il discernimento a mostrarci la via, se non dimentichiamo mai che Cristo ha vinto il mondo ed ogni male.
Dunque, anche se la nostra vita dovesse essere vessata, provata duramente da continue disavventure o disgrazie, il Cristo farà in modo che quel male, quella sofferenza, non siano vane, anzi attenderà che rimettiamo tutto nelle sue mani e convertirà in grazia il nostro dolore.
Ricordiamo che, quando Gesù guarì il cieco, ponendo sui suoi occhi del fango, ai discepoli che gli domandavano: “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori perché egli nascesse cieco?”, lui rispose: “Nè lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio” (Gv 9,3).
Allora, anche nell’afflizione più totale, sia consolante per noi pensare che nulla di ciò che viviamo verrà perso, ma tutto avrà senso e un giorno lo comprenderemo a pieno.
Il dolore atroce provocato dal maleficio, che può modificare o annientare i nostri progetti di vita sia per noi un pretesto, per sguainare la spada, come San Michele Arcangelo, ed urlare (come lui) a gran voce: Chi è come dio!
PREGHIERA DI LIBERAZIONE PER SPEZZARE I LEGAMI MALIGNI CHE PROVENGONO DAI NOSTRI ANTENATI
Gesù, liberaci da tutte le tendenze, abitudini cattive presenti nel nostro albero genealogico: le tendenze al gioco, allo sperperare, al bere, alla droga, alla grettezza, al furto.
Dacci autorità a porre fine ad ogni incorreggibile cattiva abitudine.
Liberaci, o Gesù.
Gesù, liberaci da tutte le devianze sessuali presenti nel nostro albero genealogico: violenza sessuale, incesti, omosessualità, pedofilia, prostituzione.
Dacci forza per infrangere queste catene di vincoli maligni.
Liberaci, o Gesù.
Gesù, liberaci da tutti gli idoli, che hanno adorato le nostre generazioni precedenti: il denaro, il potere, il piacere, la casa, i terreni, i gioielli, i titoli. Taglia i vincoli che ci legano a questi casi di idolatria. Noi scegliamo di servire solo Te, vero Dio, e di vivere secondo la tua Parola.
Liberaci, o Gesù.
Gesù, liberaci da tutta la corruzione e la violenza dei nostri antenati che sono stati truffatori, sfruttatori, torturatori, ricattatori, criminali.
Rompi in noi i legami di vendetta, di comportamento violento, di ira e di malignità.
Liberaci, o Gesù.
Gesù, liberaci da tutto il male compiuto dai nostri antenati, spinti dall’odio: odio verso gli altri, verso se stessi, verso Dio, odio razziale, fanatismo religioso.
Poni fine in noi a tutte le radici dell’odio. Rendi ora il nostro albero genealogico pieno di uomini e donne ricolmi di amore, datori di vita e salute, di amore e bontà.
Liberaci, o Gesù.
Gesù, abbiamo pregato per l’albero genealogico affinché noi, i vivi, siamo separati dalle influenze negative dei nostri antenati e loro, i defunti, abbiano il perdono e le grazie necessarie per entrare nella felicità della vita eterna.
Tu hai ascoltato la nostra preghiera. Ci guarirai tutti, vivi e defunti. Ci renderai sani e santi.
Grazie Gesù, della tua presenza in mezzo a noi.
Grazie Gesù, per la tua misericordia verso di noi e i nostri antenati.
Amen.
Antonella Sanicanti