Scoperta in Baviera la tenerissima lettera che il piccolo Joseph Ratzinger scrisse da bambino in occasione del Natale.
Tra le più comuni tradizioni del periodo che precede il Natale c’è quello della letterina a Gesù Bambino che i piccoli scrivono ed inviano per chiedere dei doni. Si tratta di un’usanza molto diffusa in varie parti del mondo e si ripete da tanto tempo.
Anche in Germania e ai tempi in cui papa Benedetto XVI era bambino c’era l’uso, per i bambini, di scrivere una lettera al Bambino Gesù in attesa della sua nascita. Lo si faceva, allora come adesso, per esprimere i più profondi desideri del proprio cuore di bimbo, con la fiducia più grande, quella che c’è nell’infanzia.
Erano i primi decenni del Novecento e anche il piccolo Joseph Ratzinger, insieme ai suoi fratelli, aveva l’abitudine di rivolgersi al Signore che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, nella ricorrenza più bella dell’anno.
“Caro Bambino Gesù”: cosa scriveva il piccolo Joseph Ratzinger
Recentemente, durante i lavori di ristrutturazione della casa dove visse da bambino colui che poi sarebbe diventato un pontefice della Chiesa, a Pentiling in Baviera, è stato fatto un ritrovamento che suscita stupore e tenerezza.
Si tratta infatti di una letterina a Gesù Bambino che il piccolo Joseph Ratzinger scriveva all’età di 7 anni, nel 1934. Il testo è breve e mostra la spiccata devozione religiosa che era già fortemente presente nel futuro papa.
Con l’incipit più classico “Caro Bambino Gesù“, la lettera si snoda attraverso semplici oggetti desiderati e una promessa importante. “Caro Bambino Gesù, presto scenderai sulla terra. Porterai gioia ai bambini. Anche a me porterai gioia. Vorrei il Volks-Schott, un vestito per la messa verde e un Cuore di Gesù. Sarò sempre bravo. Cari saluti da Joseph Ratzinger” è la missiva scritta sicuramente con l’intenzione di essere spedita.
Gli oggetti richiesti non sono giocattoli, ma il Volks – Schott, che era un libro di preghiere dell’epoca, con il messale in lingua latina e tedesca. Il piccolo Joseph desiderava anche un abito verde per la messa e un’immaginetta del Cuore di Gesù. Non manca la promessa di essere sempre bravo e i saluti con la firma, per una letterina che adesso è conservata nella casa-museo dedicata al pontefice.
Nello stesso foglio sono riportate anche le letterine scritte dai suoi fratelli a dimostrazione che la famiglia Ratzinger non era ricca e a quei tempi si ottimizzavano anche i fogli da usare. Il fratello Georg, che all’epoca aveva 10 anni aveva richiesto una partitura musicale, mentre la sorella Maria, di 13 anni voleva un album da disegno.
Desideri diversi per i tre fratellli, quindi, e quelli di Joseph Ratzinger bambino preannunciavano già un sentimento religioso molto spiccato che nel tempo si sarebbe consolidato sempre di più nella vocazione al sacerdozio.