Sul blog di Rita Sberna è stata pubblicata un intervista a Robert Hurley, front man dei ‘Winter Reign’ (gruppo hard rock irlandese) che da tempo ha lasciato la musica per dedicarsi alla contemplazione di Dio e del suo regno.
La storia di Robert Hurley
Un ragazzo irlandese come tanti, la sua giovinezza funestata da problemi familiari, la separazione dei genitori con quel un vuoto incolmabile che non gli permise di continuare gli studi. Un vuoto sempre più riempito dai libri e dalla musica. Robert “Robbie” Hurley iniziò così da adolescente a seguire la sua passione: il rock. Si finanziò gli inizi della carriera da solo con un lavoretto in un bar. Lì dove conobbe una ragazza che gli avrebbe cambiato la vita.
In quel periodo, Robert, era molto distante dalla fede e dalla chiesa e non si capacitava di come Dio entrasse nella vita delle persone e soprattutto di come un matrimonio benedetto da Lui potesse finire così male. La sua amica e collega gli trasmetteva però continuamente fiducia nel mondo e nelle persone, il modo di approcciarsi alla vita della ragazza era sereno e chiunque parlasse con lei, alla fine, ne traeva giovamento. Il rapporto tra i due si strinse, lui era curioso di capire come tanta serenità potesse provenire da una ragazza della sua età. Fu a questo punto che lei gli parlo della sua visita a Medjugorje: “Io sono stata in pellegrinaggio in un paese della Jugoslavia dove appare la Madonna, Regina della Pace: La Vergine di continuo invita alla pace e dà la pace. Io l’ho provato in me. Prima di quel pellegrinaggio la mia vita era senza senso. Ero inquieta. Niente mi dava soddisfazione. Poi, all’improvviso, mi sono sentita immersa in uno stato d’animo spirituale stranissimo: era la pace interiore”.
Robert e l’esperienza di Medjugorje
Robbie non poteva credere a ciò che sentiva, ma era quello che aveva sempre desiderato, così, un giorno si convinse ad andare con lei in Chiesa, un esperienza che lo ha travolto e che gli ha fatto desiderare che quel momento non terminasse più. Nel frattempo la sua band cominciò ad avere successo e per impegni vari si trovò a dover affrontare un tour in Europa, era contento che la sua musica fosse apprezzata, ma ben presto si accorse che quel mondo era corrotto e che non gli apparteneva.
Un giorno riuscì ad ottenere una settimana di vacanze e decise di andare in pellegrinaggio a Medjugorje, un esperienza mistica che descrive in questo modo: “Qui, a Medjugorje, vissi momenti incredibili. In chiesa, durante la messa, feci esperienza di Dio, Egli mi era certamente vicino. In Chiesa cantavano: “O Dio, io mi dono a Te, scelgo Te per mio Signore…” — così pressappoco erano le parole — e in quell’istante caddi in ginocchio, sentii la presenza di Dio. Il cuore mi scoppiava. Piangevo e piangevo. Non so quando finì la messa. Ma so che quando uscii di chiesa ero come un altro uomo, nuovo, lavato, pulito, in ordine. Mi sentivo felice”.
Il giorno del suo rientro, come accade a molti pellegrini che visitano per la prima volta questo luogo di grazia, Robert avvertì una forte resistenza. Non voleva prender quell’aereo. Voleva rimanere. Il viaggio verso l’aeroporto di Dubrovnik fu un pianto continuo. A Dublino lo attendeva quel mondo che lo aveva per troppo tempo tenuto lontano dalla fede fatto di concerti, di successo ed alberghi lussuosi; un mondo dal quale avvertiva di voler prendere le distanze per sempre.
La sera stessa partecipò ad un concerto con la sua band, ancora un grande successo ma lui si sentiva come svuotato. La mattina, quando mi svegliai – racconta lo stesso Robert – provai lo stesso sentimento come nella chiesa di Medjugorje. Sentivo Dio che mi stava vicino. Sentivo queste parole che non erano un discorso: Desideri deciderti per me e vivere felice e in pace pur soffrendo e poi essere con me in Paradiso, oppure preferisci voltarmi le spalle e quindi perderti e rovinarti per sempre?
Quelle emozioni così forti, provate in quello sperduto paesino della Bosnia, non potevano più essere dimenticate ed avevano così cambiato per sempre Robert.
Il ritorno a Medjugorje e l’incontro con Padre Slavko
La sua decisione non fu semplice ma molto tormentata perché si trattava di lasciare i suoi amici, le sue passioni; in una parola di scegliere tra queste e Dio. Così, sistemate le cose, Robert fece la sua scelta e, ripartì alla volta di Medjugorje dove avrebbe trascorso tutta l’estate del 1991 mettendosi a disposizione dei pellegrini irlandesi accompagnandoli in totale discrezione sul Podbrdo e sul Krizevac. Raccontava loro della sua conversione, pregava con loro offrendosi spesso per cantare durante l’Adorazione Eucaristia. Non rivelando a nessuno chi fosse e la sua passione per la musica. Fin quando non fu notato da Padre Slavko che lo volle conoscere e lo invitò, dopo aver ascoltato la sua storia , a dare testimonianza della sua conversione.