Roberto Mancini sentì parlare per la prima volta di Medjugorje nel lontano 1983, dal cappellano della Sampdoria, don Mario Galli.
Il calciatore si incuriosì e, da allora, piano piano, divenne un frequentatore assiduo di quel luogo. Ci fu un evento straordinario che lo convinse ad approfondire l’argomento “Medjurorje”, che lui stesso ha raccontato, nel seguente modo. “Mi raccontava delle apparizioni, dei veggenti e dei messaggi di pace e d’amore che la Beata Vergine consegnava loro ogni giorno, affinché li trasmettessero al mondo intero.
Don Mario parlava ed io ascoltavo, all’inizio con poca convinzione, poi con sempre maggiore interesse, fino al giorno in cui, «divina provvidenza», incontrai un caro amico a cui un pellegrinaggio a Medjugorje, e una Messa sul Podbrdo, il luogo in cui la Madonna apparve per la prima volta, gli avevano letteralmente cambiato la vita.
Paolo Brosio mi raccontò della sua conversione, nata dalla sofferenza, e di come, in quel piccolo Santuario della Bosnia Erzegovina, avesse ritrovato slancio e voglia di credere. A Febbraio del 2012, Paolo mi spedì un pacco con dei Rosari benedetti dalla Madonna di Medjugorje. Nell’involucro, c’erano anche delle pietre raccolte, nel punto in cui il veggente Ivan ha avuto alcune apparizioni.
Quella stessa notte feci un sogno. Ero in una stanza con un po’ di gente e c’era con me la veggente Vicka che, ad un certo punto, mi sorride fissandomi negli occhi, tanto che, ad un tratto, mi sono girato per vedere se stesse guardando un altro. Ma, di colpo, Vicka si è mossa e diretta verso di me, tanto che, a quel punto, non ho più avuto alcun dubbio.
Mi è venuta incontro, si è avvicinata, mi ha fissato ancora guardandomi dritto negli occhi. Poi mi ha dato un bacio sulla fronte. Ho avvertito proprio la sensazione del contatto fisico di una persona che, però, non avevo mai visto, né conosciuto in vita. Allora decisi di partire, volevo saperne di più. Il 25 Marzo volai a Mostar e da lì raggiunsi Medjugorje. Era la mia prima visita. Con mia moglie Federica e mia figlia Camilla incontrammo Vicka.
Appena siamo entrati in casa, Vicka ci ha accolti abbracciandoci e salutandoci con un affetto particolare. Ha parlato con Camilla e Federica e poi ci siamo messi in un angolo e le ho spiegato nei dettagli la sensazione che ho avuto, quando ho ricevuto il suo bacio in questo sogno che sembrava reale.
Vicka mi guardava con attenzione e sorrideva come se sapesse già tutto e mi ha detto: “E’ la Madonna che fa tutto, noi apriamo il nostro cuore e lei ci dice cosa fare”. Ebbi un’impressione straordinaria. Rimanemmo lì tre giorni, ho un ricordo bellissimo.
Ho assistito personalmente alle apparizioni e conosco tutti i veggenti piuttosto bene: Ivan, Jakov, Marija, Mirjana, Vicka e Ivanka. Sì, ci credo, è dal 24 Giugno del 1981 che ricevono le apparizioni della Beata Vergine, milioni di persone si sono convertite grazie a loro. E’ impossibile mentire fino a questo punto. Medjugorje non è un posto che ti lascia indifferente, bisogna andarci per capire. È un luogo speciale, ti regala serenità e ti fa venire la voglia di pregare”.
Antonella Sanicanti
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