Sembrerebbe la sceneggiatura di un film horror ed invece è accaduto nel cimitero di Prima Porta a Roma, e gli esecutori sono dei dipendetti dell’AMA.
L’azienda municipale ambiente del comune di Roma incaricata di liberare i loculi decorsi i trent’anni.
La macabra truffa è avvenuta tra gennaio e febbraio scorso, e le vittime sono le salme a cui è scaduto il tempo per la permanenza nella bara.
Roma: cosa accade dopo 30 anni?
La normale procedura, prevede che i resti della salma vengano deposti nell’ossario comune. Ma succede che in diverse aree del cimitero, il corpo del defunto si conserva in ottimo stato. E necessita quindi la cremazione che è a carico dei familiari. A questo punto alcuni dipendenti, ne hanno approfittato per speculare sul defunto, sapendo che le famiglie ignorano come realmente vanno le cose. Ciò che avveniva è davvero terribile: la salma veniva fatta a pezzi con un coltello e i resti buttati nell’ossario comune.
Scena da film horror
Ed i soldi dei familiari, che credevano di pagare la procedura regolare, venivano invece spartiti tra i truffatori. Le immagini immortalano lo scempio. Le telecamere nascoste installate dai carabinieri del nucleo radiomobile, tra i vasi di fiori dei loculi hanno registrato la scena orripilante, degna di un film di Dario Argento. Alcuni dipendenti dell’Ama, riconoscibili dalle tute arancioni e la scritta Ama, si dispongono intorno alla salma e la sollevano. Un altro la tiene e un collega infierisce con il coltello sul cadavere.
Roma: le indagini
La salma viene brutalmente sezionata. Tagliata a pezzi e i resti buttati nell’ossario comune. Tutto ciò è accaduto al cimitero Flaminio tra gennaio e febbraio scorso. Le videocamere nascoste acquisiscono le inequivocabili prove dello scempio perpetrato sulle povere salme.
Simona Amabene