Capitolo del Monastero Wi-Fi a Roma: riflessioni sul digiuno per migliaia di partecipanti

La basilica di San Pietro a Roma ha ospitato le migliaia di persone giunte da tutta Italia per il sesto Capitolo generale del Monastero wi fi con al centro il tema del digiuno. 

capitolo monastero wi fi
Il sesto Capitolo generale del Monastero wifi a San Pietro – Foto Facebook@monasterowifibologna – lalucedimaria.it

Ieri 10 novembre, la basilica di San Pietro, casa della cristianità, è stata, per il quarto anno consecutivo il luogo in cui si è svolto il Capitolo generale del Monastero wi fi, esattamente il sesto.

Realtà nata nel 2018 da un’idea della giornalista Costanza Miriano e di un gruppo di amiche di varie città italiane, il Monastero wi fi è una compagnia di persone, tutte con un grande desiderio: vivere una vita autenticamente cristiana che ha come fulcro la preghiera.

In questi anni il Monastero wi fi ha voluto porre la riflessione sui temi salienti della vita spirituale cristiana fondata su cinque pilastri. E quindi dopo essersi soffermati sull’ascolto della Parola di Dio, sull’importanza della preghiera, sul sacramento della Confessione e sull’Eucarestia, si è giunti a trattare il tema del digiuno.

Monastero wi fi: il digiuno al centro del Capitolo nella basilica di San Pietro

Come sempre sono migliaia i “monaci wi fi” ad arrivare da tutta Italia e spesso anche dall’estero per vivere una giornata tra catechesi, preghiera e amicizia. Tutti accomunati dal bisogno di far spazio a Dio nelle proprie frenetiche vite, non in un movimento, né un’associazione, semplicemente  in una compagnia che mantiene i contatti tra Internet e chat, ma ricreandosi momenti per gli incontri dal vivo per creare rapporti ed amicizie vere.

sesto capitolo monastero wi fi
Migliaia di persone al sesto Capitolo del Monastero wi fi a san Pietro – Foto Facebook@monasterowifibologna – lalucedimaria.it

Sono tanti sacerdoti a guidare spiritualmente sia il Capitolo generale che ha luogo una volta l’anno a Roma, sia i monasterini locali sorti in molte città con incontri periodici. Il digiuno è il tema che riguarderà la meditazione di dell’anno in corso e che ha preso inizio appunto ieri con un susseguirsi di catechesi di vari sacerdoti.

In un fitto programma la giornata si è articolata a partire dalla preghiera delle Lodi e da un momento di adorazione eucaristica guidata da don Massimo Vacchetti. Il sacerdote milanese don Luca Civardi ha poi dato il via alle catechesi illustrando il perchè il digiuno può esser considerato un’arma da combattimento ricordando che “Il digiuno è un sentiero di conversione per passare da un Io assoluto ad un Io spogliato“.

Padre Marco Pavan si è subito dopo soffermato su come fare spazio a Dio proprio attraverso il digiuno, strumento importantissimo di ascesi cristiana.Il cristiano vive costantemente in una condizione di vuoto riempito” e poiché “il Signore è presente, però va cercato“, il digiuno serve a porsi nella condizione migliore per accogliere un Dio che vuole abitarci.

Il digiuno nelle sue sfaccettature: uno strumento che svuota per riempire

Il digiuno in tutte le sue sfaccettature: così è stato via via analizzato. Don Francesco Buono ha parlato nello specifico di quello fatto da Gesù: “Le mancanze e i vuoti non vanno riempiti, vanno abitati” è la sintesi del sacerdote.

la messa al sesto capitolo del monastero wifi
La santa messa del sesto Capitolo del Monastero wifi – Foto Facebook @monasterowifibologna – lalucedimaria.it

Don Matteo Nistri ha posto l’attenzione su tutto ciò di cui l’uomo ha fame: il suo cuore inquieto non si riempie se non con Dio e il digiuno ci fa capire proprio questo. Padre Serafino Tognetti ha spiegato poi come far crescere Cristo dentro di noi attraverso questa pratica ricordando che il vero digiunatore accompagna la privazione con il buonumore e la letizia.

Una solenne messa celebrata dal cardinal Mauro Gambetti e concelebrata da mons. Giovanni D’Ercole e da 50 sacerdoti ha interrotto la serie di catechesi che sono proseguite nel pomeriggio dopo una pausa, momento di convivialità tra incontri e abbracci, espressione dei legami che dal wifi si fanno concreti e incarnati.

L’importanza della mortificazione di sé

Non è mancato il santo rosario guidato da padre Pier Luca Bancale per poi continuare con don Roberto Liani che ha riflettuto sul digiuno nella lotta con il demonio. Partendo dall’insegnamento di Gesù, certi demoni non si allontanano se non con la preghiera ed il digiuno, strumento quindi essenziale per una liberazione e guarigione efficace.

stralcio locandina sesto capitolo monastero wifi
Sesto Capitolo generale del Monastero wi fi a Roma – lalucedimaria.it

Don Gabriele Vecchione ha illustrato l’identikit del goloso spirituale analizzando il comportamento e le dinamiche che ostacolano il digiuno come pratica spirituale per svuotare se stessi e accogliere Dio e la sua volontà.

Padre Maurizio Botta, riportando l’insegnamento di san Filippo Neri. ha messo in luce come niente può essere più gradito a Dio della rinuncia alla propria volontà per rimettersi alla sua: da qui le altre forme di mortificazione parallele e speculari del digiuno.

Il digiuno come scuola di carità è stata l’angolatura del tema trattata da don Michele Berchi e a concludere, don Daniele Troiani ha evidenziato come attraverso questa pratica si sperimenta un’attesa dello Sposo piena del suo amore, che viene sempre a colmare la durezza e l’amarezza della privazione.

Il Monastero wi fi prosegue il suo percorso e probabilmente anche nel 2025, anno giubilare, e dato il crescente interesse e la partecipazione sempre più viva, continuerà ad unire tutti anche oltre la rete come fatto finora, magari sempre nel luogo in cui un cristiano non può non sentirsi a casa, la basilica di San Pietro. 

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