La profezia Lgbt di Battaglio: “i vostri rosari blasfemi. Saranno gli ultimi”

Arrivano i primi avvertimenti da parte degli attivisti lgbt, che rivelano quali saranno gli effetti del Ddl Zan, e sono già convinti che passerà. 

Rosari blasfemi Ddl zan

Le parole sono state espresse da Massimo Battaglio, sul suo profilo Facebook, e sono una vera e propria minaccia.
Un attivista legato al mondo LGBT, molto influente, che scrive sul portale Progetto Gionata e tradisce qual è il vero intento del Ddl Zan.

Non quello che ci vorrebbero far credere, di voler tutelare le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso. Ma di colpire, intimidire, azzittire, coloro che non sono allineati col pensiero unico. E osano (!) pregare Rosari. Rosari, come quello organizzato nella chiesa di San Nicola a Lizzano, definiti blasfemi perché a difesa della famiglia formata da un uomo, una donna e dei bambini che hanno diritto ad avere una mamma e un papà. E questo secondo loro è blasfemo.

Ddl Zan e la minaccia alla libertà di opinione

Il Ddl Zan-Scalfarotto: la verità su questa proposta di legge

Ormai non nascondono neanche più le vere intenzioni del Ddl Zan-Scalfarotto. Tentativo maldestro che avevano fatto invece in un primo tempo. Quindi chi sta lavorando dietro le quinte di questa proposta di legge è già convinto che verrà approvata. Anche la senatrice Alessandra Maiorino del Movimento Cinque Stelle, svela la verità su questa proposta di legge:
“Il testo non va toccato, saremo compatti (..). Avendo inserito il reato di incitamento all’odio, lì prendiamo tutto” (dichiarazione tratta dall’intervista su gay.it alla Senatrice Maiorino)

Tutto significa che la nostra opinione, se non allineata col main-stream, sarà perseguibile per legge e punibile non solo con pene pecuniari. Ma addirittura detentive. Sono previste pene sino a un anno e mezzo di carcere per chi oserà esprimere un pensiero o il proprio credo che non conforme alla cultura dominante. Che vuole negare la verità sull’uomo e sulla donna e quindi sulla famiglia.

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Siamo di fronte a un grave pericolo. E il 27 luglio è la data decisiva in cui la proposta di legge Zan-Scalfarotto verrà discussa alla Camera. Anche noi cristiani compatti più che mai, preghiamo all’unisono per la verità e la libertà.

Simona Amabene  

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