Ventottesimo giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta da Papa Francesco.
Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, in comunione spirituale con tutti i fedeli del mondo.
Per questo mese di maggio, il Santo Padre ha voluto coinvolgere i principali Santuari mariani del mondo per la recita del Rosario giornaliero dedicato a Maria. Tante sono le richieste che si innalzeranno, in questi giorni, grazie alla Corona del Rosario. Ma ce ne sarà una in particolare: la fine della pandemia e la guarigione di tutti gli ammalati dal Covid.
Una preghiera che raggiungerà tutti i fedeli del mondo, che unirà insieme i sacerdoti, i religiosi e l’intero popolo di Dio. Come è scritto negli Atti degli Apostoli: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio”.
Come da programma stilato, ogni giorno, dal Santuario scelto, la recita del Rosario alle ore 18, sarà per una particolare intenzione. Oggi, venerdì 28 maggio, si prega dalla Cappella “Madonna Nera di Altötting” in Germania. Sarà possibile seguire la preghiera su tutti i media Vaticani, a partire da Vatican News.
La preghiera sarà per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi.
La Cappella delle Grazie è un’antica cappella, meta di pellegrinaggi, sita nella cittadina tedesca di Altötting. La data di costruzione originale della cappella è controversa: le varie ipotesi vanno dall’VIII al X secolo. Nel 1494 vennero aggiunte, all’edificio esistente, una navata ed una torre a cuspide. Un percorso pubblico tutt’intorno alla cappella venne aggiunto nel 1517 e nel 1686 venne costruita la sacrestia.
Il fondamento che ha reso fama mondiale quale mèta di pellegrinaggi mariani la Cappella delle Grazie di Altötting è stato un evento verificatosi nel XV secolo e che avrebbe avuto del miracoloso. Nel 1489 un bambino di tre anni d’età cadde in un torrente, venne trascinato via dalla corrente e fu dato per morto.
La madre del bambino, disperata, prese fra le braccia il corpicino ormai senza vita del figlio e lo portò nella cappella dedicata alla Madonna delle Grazie e lo depose sull’altare. Quivi ella iniziò a pregare, insieme ad altri fedeli, per la salvezza del figlio.
In breve la vita rientrò nel corpo apparentemente inanimato del bimbo. La leggenda narra che il bimbo, divenuto adulto, divenne sacerdote.
Verso il 1330 fu portata ad Altötting un’immagine su legno di tiglio, rappresentante in stile gotico la Madonna con il Bambino. L’immagine proveniva dalla Borgogna o dalla regione del corso superiore del Reno. La voce popolare la chiamava “La Madonna nera di Ötting”.
L’11 settembre 2006 papa Benedetto XVI andò in pellegrinaggio ad Altötting e depose l’anello episcopale, da lui portato fino alla elezione al Soglio Pontificio, ai piedi dell’immagine sacra. Oggi l’anello è attaccato allo scettro della statua della Madonna. Fu il primo santuario mariano in Germania ad ottenere la rosa pontificale e, dopo tale evento, il luogo fu rinominato il “Cuore della Baviera”.
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ROSALIA GIGLIANO
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