Dodicesimo giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta da Papa Francesco.
Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, in comunione spirituale con tutti i fedeli del mondo.
Il Rosario del mese di maggio
Per questo mese di maggio, il Santo Padre ha voluto coinvolgere i principali Santuari mariani del mondo per la recita del Rosario giornaliero dedicato a Maria. Tante sono le richieste che si innalzeranno, in questi giorni, grazie alla Corona del Rosario. Ma ce ne sarà una in particolare: la fine della pandemia e la guarigione di tutti gli ammalati dal Covid.
Una preghiera che raggiungerà tutti i fedeli del mondo, che unirà insieme i sacerdoti, i religiosi e l’intero popolo di Dio. Come è scritto negli Atti degli Apostoli: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio”.
12 maggio: il Santuario mariano in Algeria
Come da programma stilato, ogni giorno, dal Santuario scelto, la recita del Rosario alle ore 18, sarà per una particolare intenzione. Oggi, mercoledì 12 maggio, si prega dal Santuario di “Notre Dame d’Afrique” (Nostra Signora d’Africa) in Algeria. Sarà possibile seguire la preghiera su tutti i media Vaticani, a partire da Vatican News.
La preghiera sarà per tutte le persone sole e per coloro che hanno perso la speranza.
Santuario di “Notre Dame d’Afrique” in Algeria
La basilica di Nostra Signora d’Africa è una chiesa cattolica di Algeri, che ha dignità di basilica minore.
Una statuetta di bronzo della Vergine Maria, copia di un’opera originale creata da Bouchardon nel 1750, fu offerta nel maggio del 1840 a Dupuch, il primo vescovo di Algeri. Essa fu posta nel monastero trappista di Staouëli a Bouchaoui, un piccolo villaggio a una ventina di chilometri da Algeri.
In seguito alla definizione del dogma dell’Immacolata Concezione da parte di papa Pio IX l’8 dicembre 1854, il successore di Dupuch, Louis-Antoine-Augustin Pavy, decise di costruire una grande chiesa per il pellegrinaggio per la “Nostra Signora”. Egli pone la statua in una cappella, inaugurata il 20 settembre 1857.
Fu papa Pio IX a concedere alla Chiesa il titolo di basilica; essa fu consacrata il 30 aprile 1876.
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ROSALIA GIGLIANO