Diciassettesimo giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta da Papa Francesco.
Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, in comunione spirituale con tutti i fedeli del mondo.
Per questo mese di maggio, il Santo Padre ha voluto coinvolgere i principali Santuari mariani del mondo per la recita del Rosario giornaliero dedicato a Maria. Tante sono le richieste che si innalzeranno, in questi giorni, grazie alla Corona del Rosario. Ma ce ne sarà una in particolare: la fine della pandemia e la guarigione di tutti gli ammalati dal Covid.
Una preghiera che raggiungerà tutti i fedeli del mondo, che unirà insieme i sacerdoti, i religiosi e l’intero popolo di Dio. Come è scritto negli Atti degli Apostoli: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio”.
Come da programma stilato, ogni giorno, dal Santuario scelto, la recita del Rosario alle ore 18, sarà per una particolare intenzione. Oggi, lunedì 17 maggio, si prega dal Santuario della “Immacolate Conception” (Immacolata Concezione) di Washington. Sarà possibile seguire la preghiera su tutti i media Vaticani, a partire da Vatican News.
La preghiera sarà per tutti i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali.
La basilica del santuario nazionale dell’Immacolata Concezione è una basilica cattolica situata in Washington e dedicata all’Immacolata Concezione, patrona degli Stati Uniti d’America.
Nel 1913, il quarto rettore dell’Università Cattolica d’America, Thomas Joseph Shahan, decise di costruire un santuario in onore dell’Immacolata Concezione. La Madonna, nel 1792, era stata scelta come patrona degli Stati Uniti d’America dall’arcivescovo di Baltimora John Carroll.
L’allora pontefice regnante, Pio X, diede il suo assenso alla costruzione della nuova chiesa, contribuendo anche economicamente. Anche il consiglio di amministrazione dell’Università Cattolica d’America diede il suo parere favorevole e destinò alla nuova chiesa una parte dell’area sud-orientale del campus.
Nel 1919 fu scelto il progetto della società Maginnis & Walsh, composta dagli architetti Charles Donagh Maginnis e Timothy Walsh e la prima pietra venne solennemente benedetta il 23 settembre 1920 dal cardinale arcivescovo di Baltimora James Gibbons.
La costruzione del santuario continuò fino al 1929. Venne interrotta dalla grande depressione. Nel 1953, John Francis Noll, vescovo di Fort Wayne-South Bend, e il cardinale Patrick Aloysius O’Boyle, arcivescovo di Washington, iniziarono una raccolta fondi per continuare la costruzione del santuario.
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ROSALIA GIGLIANO
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