La terribile scoperta: rubata a Spoleto la reliquia di Papa Wojtyla. Appello del Vescovo: “Restituite presto il prezioso oggetto, un’ampolla col sangue”.
La reliquia di San Giovanni Paolo II è scomparsa dal Duomo di Spoleto, con lo sgomento dell’intera comunità. L’arcivescovo monsignor Renato Boccardo ha così diffuso la richiesta ai malfattori.
“Restituite quanto prima il prezioso Oggetto trafugato”, è il drammatico appello del religioso. Che spiega: “Con sorpresa e con dolore abbiamo appreso la notizia del trafugamento della reliquia di San Giovanni Paolo II custodita nella Cappella del Crocifisso nella nostra Cattedrale”.
Una notizia per cui terribile che nessuno ci si aspettava e ferisce nel profondo tutti i fedeli. “È un atto grave perché ferisce la sensibilità e la devozione di tante persone, e perché manifesta una mancanza di rispetto e considerazione nei confronti dei sentimenti di coloro che in questi anni si sono recati in pellegrinaggio alla Cappella del Crocifisso per affidare gioie e dolori, fatiche e speranze all’intercessione del Santo Pontefice“, commenta ancora il religioso.
Che tuttavia cerca di non perdere le speranze, anche se la paura che dietro il gesto ci siano malintenzionati con obiettivi ancora peggiori di quello che si pensa è forte. “Voglio sperare che si tratti di un atto di superficialità e non per offendere la sensibilità dei fedeli”, dice Monsignor Boccardo.
“Voglio sperare anche che questo gesto sconsiderato non sia stato compiuto a fini di lucro, purtroppo sappiamo che succede anche questo”, è un’altra delle ipotesi paventate dal religioso. Che invita i fedeli a pregare per il santo polacco e per il ritrovamento dell’importante reliquia.
“Esorto tutti i devoti di Giovanni Paolo II a continuare ad affidarsi a lui che è intercessore potente verso il Signore, rivolgo un appello accorato a chi è stato autore di questo gesto: restituite la reliquia alla Cattedrale, è un gesto di responsabilità e di serietà. Non è facendo operazioni del genere che si ottiene pubblicità o successo, è soltanto rispettando la vita, il sentimento, la devozione, l’orientamento di ciascuno che noi riusciamo a costruire una società che sia una casa serena e pacifica per la convivenza di tutti”.
Uniamoci quindi alla preghiera affinché al più presto la preziosa reliquia possa essere ritrovata e che i malfattori si convertano ritornando subito sui loro passi. Possa il Signore toccare i loro cuori muovendoli verso il bene e compiendo un miracolo di riconciliazione con il Padre.
Giovanni Bernardi
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