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Ruini: i cattolici reagiscano alla scristianizzazione. Siano testimoni autentici

Il cardinale Ruini si è detto preoccupato per il “declino politico-culturale della Chiesa italiana”. Serve “reagire” con una “testimonianza cristiana autentica”. 

Il cardinale Ruini in un’intervista è entrato nel merito della crisi della Chiesa italiana, invitando i cattolici a darsi da fare e a reagire di fronte alla scristianizzazione crescente – photo web source

Di fronte alla scristianizzazione crescente della società, e all’emarginazione dei cattolici dal dibattito pubblico in Italia, “occorre reagire”, ha spiegato il cardinale Camillo Ruini in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Un compito che spetta ai laici credenti, ma anche alla Chiesa come tale”, ha spiegato il religioso, per molti anni a capo della Chiesa italiana, segnando un stagione del cattolicesimo politico in Italia del “ruinismo”.

Il declino della Chiesa italiana e l’appello del cardinale Ruini

“Oggi è più difficile di qualche anno fa; ma non è impossibile“, ha spiegato il prelato, con una visione molto ampia e a lungo respiro del rapporto tra fede e politica. “La dimensione culturale è strettamente legata alla fede e la dimensione politica ha un’ovvia connessione con quella culturale. Questo declino non può non preoccupare”, ha spiegato.

I temi storicamente cari ai cattolici, a cominciare dalla difesa della vita e della famiglia, sono infatti sempre meno presente nell’agenda politica dei cattolici stessi. “Direi che ne fanno parte assai meno di prima”, ha commentato affranto il cardinale. “Ma non sono spariti, e nemmeno lo potrebbero: nel contesto dell’Occidente contemporaneo sono inevitabilmente oggetto di dibattito”, è la constatazione del cardinale.

Ruini: bene il no ribadito dal Vaticano contro l’eutanasia

Nelle scorse settimane il Vaticano ha infatti “ribadito con forza il rifiuto dell’eutanasia“, all’interno del documento Samaritana Bonus. Una notizia molto positiva per Ruini. Che si instaura all’interno di un periodo duro e complesso, per l’Italia e anche per la Chiesa italiana, dovuto alla crisi del Coronavirus.

“Per assistere le persone colpite dalla pandemia hanno perso la vita, accanto a tanti medici e infermieri, anche molti sacerdoti e religiose. La Chiesa italiana si è confermata anche in questa occasione una Chiesa vicina alla gente”, ha ricordato il cardinale. “La pandemia ci ha fatto riflettere sulle cose che contano veramente. Speriamo di non dimenticarcene troppo presto”, ha commentato Ruini.

I tanti sacerdoti che hanno perso la vita a causa del Coronavirus

Soffermandosi tuttavia sulla tristezza del vedere i portoni delle chiese sbarrati durante i mesi più duri del lockdown. “Ne ho avuto un’impressione triste, mitigata dalla fiducia che il Signore possiamo trovarlo ovunque. Anzi, lui per primo trova sempre la strada per incontrarci“, ha risposto Ruini.

Continua l’opera silenziosa della Chiesa di solidarietà nella lotta al coronavirus – sourceweb

In ogni caso, se il tema è la scristianizzazione crescente della società e la difficoltà dei cattolici di farsi spazio nella politica e nel dibattito pubblico, complici le forze avverse atee e massoniche che cercano di oscurarli quanto possibile, serve maggiore fiducia.

La spinta del rinnovamento della Chiesa chiede fiducia e coraggio

E una spinta rinnovata a portare al prossimo, al proprio fratello, la testimonianza di una fede che rompe le righe e sovverte ogni schematismo e ogni logica mondana, per gridare sui tetti una fede viva che ancora oggi è la risposta ad ogni problema, la soluzione su cui si innesta ogni speranza.

“Dobbiamo avere più fiducia nella bontà e nell’attualità di una cultura che abbia il cristianesimo alle sue radici“, spiega il cardinale. Precisando che “un rapporto sano e fecondo tra cattolici e politica passa attraverso la mediazione della cultura”.

Ruini: “Decisiva è una testimonianza cristiana autentica”

Certamente se si tratta di politica bisogna anche conoscere il mestiere, non bastano le buone intenzioni. “Naturalmente occorrono capacità politiche e un grande amore per la libertà“, dice il cardinale, aggiungendo che “fermare la scristianizzazione è molto difficile”.

Ma il punto è che “non si può farlo solo a livello culturale e tanto meno politico. Decisiva è una testimonianza cristiana autentica, personale e comunitaria. In ultima analisi, decisiva è la grazia di Dio“.

L’attenzione fondamentale ai giovani

Di grande importanza è invece anche l’attenzione per i giovani, sempre più distanti dalla fede. Se un tempo la coscienza civile si formava negli oratori, oggi i ragazzi sono in preda alla totale anarchia, alle mode del momento, alla mancanza di qualsiasi tipo di riferimenti etici e morali. Un fatto drammatico a cui va posta soluzione al più presto.

Gli oratori sono ancora un ottimo luogo di formazione“, ricorda Ruini. “Il problema è che ci sono troppi pochi sacerdoti giovani. Bisognerà affiancarli con dei laici; possibilmente anche loro giovani. Le più difficili sfide per la Chiesa riguardano oggi la fede delle nuove generazioni e le vocazioni al sacerdozio. Il punto sta nel riuscire a esprimere i contenuti della fede nel linguaggio dei giovani, raggiungendo i loro interessi”.

Internazionalizzazione della Chiesa e scarsa rappresentanza italiana

Per quanto riguarda invece il tema più internamente legato alla Chiesa, che sia la sua internazionalizzazione con il rischio di una Chiesa italiana sotto-rappresentata, Ruini spiega che la prima è un bene. In quanto “più in sintonia con la cattolicità o universalità della Chiesa, che con Papa Francesco sta conoscendo un ulteriore sviluppo”. La seconda, invece, molto meno.

“Non sarebbe bene che l’Italia fosse sottorappresentata. Anche perché Roma, sede dei successori di Pietro, è la capitale d’Italia“, sottolinea. Sugli scandali e le vicende negative, invece, è un dato di fatto che “i mezzi di comunicazione sono comprensibilmente attenti alle vicende negative”.

Ci si dimentica di raccontare il bene. E Gesù rimane la speranza

Ma che allo stesso tempo ci si dimentica sempre troppo spesso di sottolineare che “esiste nella Chiesa una moltitudine di persone e di comportamenti che sono invece decisamente positivi, e che la gente conosce perché ne fa esperienza”.

Gesù Regno dei Cieli (photo Pixabay)

“Per questo la Chiesa è sopravvissuta nei secoli alle sue peggiori crisi, chiosa il cardinale. Insomma, la sostanza delle parole di Ruini è che “è il momento di impegnarci tutti ancora di più. Il Bambino che a Natale viene tra noi rimane la nostra più grande speranza, anche per i problemi di oggi“.

Giovanni Bernardi

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Giovanni Bernardi

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