Il cardinale Camillo Ruini: il cristianesimo non è nemico della libertà, a differenza di quanti pensano. Al contrario: il cristianesimo è la religione della libertà.
Camillo Ruini è l’uomo che ha segnato la stagione forse più intensa della recente storia italiana, intessendo un dialogo stretto e prolifico con uomini della politica italiana, e allo stesso tempo mettendo sempre al primo posto l’identità cristiana, radicata nella Parole e nella Persona di Gesù, da cui derivano valori non negoziabili.
Il cardinale Ruini e la nuova dura stagione per i cattolici
Oggi il cardinale Ruini, di fronte a una stagione molto dura e complicata per il cattolicesimo politico italiano, a volte fa sentire la sua voce. E ogni volta, è come un boato. La stagione della diaspora dei cattolici in politica si è originata dalla sua dipartita alle presidenza della Cei. Dopodiché, i cattolici non hanno più avuto praticamente alcun peso nella vita politica del nostro Paese.
Infatti, i cattolici oggi sono presenti in quasi tutti gli schieramenti politici, anche se le loro opinioni sono praticamente ininfluenti ovunque. E anche la vita della Chiesa in generale, non è guadagnato, tutt’altro. I dati ci dicono che i numeri degli italiani che frequentano regolarmente le chiese sono in calo, come anche le vocazioni. Per i giovani, nei confronti della fede e della vita cristiana, c’è spesso, non più avversione, ma indifferenza.
Le problematiche di oggi. Una su tutti, l’analfabetismo religioso
L’analfabetismo religioso dilaga, i valori religiosi sono diventati i grandi sconosciuti della nostra società. Eppure c’è bisogno di rinascere, che la fede cioè riviva nelle società, nelle famiglie, nelle scuole, nella vita delle istituzioni e dei luoghi di aggregazione. Ma soprattutto nei cuori dei singoli, e nella vita della comunità.
“Il cristianesimo non è nemico della libertà, contrariamente a quello che tanti sostengono o sospettano. Anzi, non è eccessivo dire che il cristianesimo è la religione della libertà, come è la religione dell’amore”, ha spiegato infatti il cardinale Ruini alla rivista Tempi, in un’intervista registrata che verrà trasmessa nell’ambito di un convegno organizzato dall’associazione “Esserci”.
Ruini: Gesù ci mostra una concezione positiva del potere
I temi degli incontri dell’associazione saranno “libertà” e “potere”. Così Ruini ha provato ad entrare nel merito, spiegando quali sono le differenze tra vera libertà e illusoria pretesa moderna. Per capire questa differenza, bisogna tornare alle parole di Gesù. Che per il cardinale ci mostrano una concezione “positiva” del potere, ha spiegato Tempi.
“Certo, deve essere un potere non prevaricatore, ma al servizio del bene”, precisa. Da lì, il dibattito si è snodato attorno a questioni di grande importanza per l’attualità. Quindi, al ruolo dei cattolici impegnati in politico, al compito della Chiesa di diffondere il Vangelo nella società di oggi, fino al tema della pandemia.
Le nuove tematiche sociali e la sfida del cardinale Ruini
Attorno a lui, ruotano vive nella mente e nel ricordo di molti parole come Family day, Progetto culturale, referendum sulla Legge 40, scuole paritarie. Tutte battaglie molto dure, che hanno visto spesso la chiesa in difficoltà, ma su cui oggi non bisogna mollare la presa. Per i cattolici, infatti, a queste tematiche importanti se ne sono aggiunte altre che non esistevano nelle scorse stagioni politiche.
Basta pensare al tema dell’ideologia lgbt, all’utero in affitto, al transumanesimo, alla disumanizzazione dovuta alle nuove tecnologie, alla volontà sempre più accesa di cancellare la memoria, il passato, ogni tradizione e cultura.
Per questo, come ha ribadito Ruini, ancora oggi come da sempre, per i cattolici c’è bisogno del coraggio di andare controcorrente, di riscoprire il nesso tra fede e cultura. Di seguire cioè la Parola del Nostro Signore Gesù Cristo fino in fondo, fino cioè al punto di dare la vita per lui.
Giovanni Bernardi