Sabato 9 Giugno, proprio dopo la celebrazione del Sacro Cuore di Gesù e nel giorno della solennità del Cuore Immacolato di Maria, si snoderà, per le vie della Capitale, il corteo del Gay Pride.
Sappiamo già cosa vuol dire, sappiamo che le lobby Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender) manifesteranno il loro orgoglio, nell’ aver scelto liberamente chi essere e nel pretendere che tutti gli altri vogliano accettarlo, pena la condanna calunniosa all’omofobia.
Sappiamo che le loro scelte spesso fanno capo ad una cultura bypassante le leggi naturali e i generi sessuali, in favore di una manipolazione delle informazioni che, dall’essere genetica e biologica, sta diventando mentale e spirituale.
Alla parata del Roma Pride 2018 ci sarà anche il Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che dichiara: “Sarò al #romapride il 9 giugno perché è un grande, festoso e bellissimo evento civile e popolare. Quando una piazza chiede più diritti e dignità per tutti, allora è la nostra piazza, c’è la nostra gente e per questo la regione Lazio e io ci saremo”.
Sarà presente, inoltre, il Vice Sindaco di Roma, Luca Bergamo, con le sue affermazioni sui Social Network: “Ho sempre partecipato e continuerò a farlo. Penso che il Gay Pride sia stato un’importantissima occasione – in una società che è stata e continua, ahimè, ad essere omofoba o preoccupata delle diversità – un grandissimo fenomeno per consentire all’Italia di aprirsi. Dunque, ci sarò con molti miei colleghi, come ci siamo stati negli anni passati”.
Il pretesto della manifestazione è quello di ricordare i Partigiani della Resistenza, ma la verità è che si richiamano i patrioti a contrastare la “nuova politica”, che -secondo loro- oltraggia migranti, Lgbt, donne e poveri.
Il corteo partirà da piazza della Repubblica e, passando per il centro di Roma, arriverà in piazza Madonna di Loreto.
Noi, quel giorno, alle donne o alle Drag Queen, mascherate da paladine della maternità surrogata, preferiremo la Madonna e il suo Cuore di Madre Immacolato.
Anche il Comitato San Filippo Neri, appena costituitosi a Roma, ha lanciato un appello, perché tutti ci raccogliamo in preghiera, per contrastare l’avanzata dei transgender: “Parallelamente allo spettacolo osceno che imbratterà la Città Santa, ci proponiamo di consolare i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, organizzando una processione in riparazione al pubblico scandalo d’impurità che dilagherà nelle strade”.
Antonella Sanicanti