Nei giorni scorsi ha fatto nientemeno che il giro del mondo una bizzarra foto che ritrae un sacerdote in piazza San Pietro che fa le corna con la mano.
Quel sacerdote è don Luca Raimondi, classe 1966 di cui 25 anni da sacerdote, responsabile di quattro parrocchie di una Comunità pastorale che comprende tre paesi della Brianza, e si tratta di uno scherzo. Don Luca è stato anche nominato da qualche giorno da Papa Francesco nientemeno che nuovo vescovo ausiliare della diocesi di Milano.
La foto che ha fatto il giro del mondo: era uno scherzo
La foto lo vede infatti con il braccio sinistro alzato e la mano che mostra l’indice e il mignolo alzati, con lo sguardo aggricciato, e alcuni sui social l’hanno commentata parlando di un infiltrato tra i sacerdoti.
Certo, vedendo la foto il personaggio che viene ritratto appariva alquanto fuori dagli schemi e “dal coro”. Un berretto a baschetto a scacchi colorati sopra la tonaca bianca, e le corna con la mano al fotografo. Non si tratta però di un infiltrato ma di un parroco di frontiera, uno dei sacerdoti maggiormente impegnati nella sua diocesi per le opere di carità più difficili e delicate.
Un sacerdote dedito al sociale e agli ultimi
Un sacerdote dedito ad avviare continuamente nuovi progetti e a provare a risollevare parrocchie nei momenti più difficili. Abituato a parlare chiaro e a non nascondersi dietro un dito, e perciò, nemmeno dietro al segno delle corna fatto con la mano. Soltanto che da un momento all’altro il suo viso è apparso su gran parte dei siti online, grazie allo scatto di Giuseppe Cacace, dell’agenzia Afp Photo.
Così ha deciso di usare la sua pagina facebook per spiegare come sono andate veramente le cose. “Allora, sono comparso su tanti siti online. Con una foto in cui faccio le corna. Vi racconto come è andata”, scrive. “Eravamo già arrivati da un po’, mancava un’ora buona all’inizio della Messa. Il cima era di festa, voci canti, allegria”.
Una risposta scherzosa a una signora
In quel momento, come riporta il Corriere della sera, don Luca spiega che una signora da lontano lo ha chiamato: “Don Luca, don Luca!. Lui si è girato, lei gli ha indicato il cappello colorato che si era messo in previsione della lunga giornata sotto il sole, con i 700 fedeli che si era portato dalla sua comunità pastorale”.
Allora racconta che “la signora mi ha fatto cenno che voleva il mio cappello. Così, per ridere. Uno scherzo”. Ma lui che era affezionato a quella coppola “comprata a Cefalù, non voleva cederla”. Così “ha fatto segno di no scuotendo il dito indice, ridendo”, scrive ancora il Corsera.
I rischi della comunicazione
“Lei ha insistito. Lui ha fatto di nuovo cenno di no. Lei ha continuato a insistere. Allora don Luca ha alzato anche il mignolo. E il fotografo ha fatto clic. Uno scatto, le corna, l’immagine che diventa virale”.
Il commento di don Luca davanti ai fedeli è stato: “Questi sono i rischi della comunicazione, comunque finiamola qui. Parliamo invece della meravigliosa giornata con il nostro Papa. E il suo messaggio: riportare lo sguardo su Cristo e aprirsi alle differenze”.
Un parroco conosciuto nel brianzolo
“Ero là anch’io, ho visto la scena, il clima felice e allegro di quei momenti di attesa”, ha commentato il vicepresidente della provincia di Monza Roberto Invernizzi. “Don Luca in quel momento era in maniche corte, rilassato, ma quando è arrivato il Papa si è messo la veste ed era molto serio, in prima fila con gli altri sacerdoti. Perché don Luca è un tipo allegro, sa scherzare, ma la sua missione di sacerdote la prende terribilmente sul serio.
Qui in Brianza lo conosciamo bene. Uno che prende posizione quando è necessario, uno che va dove serve senza guardare colori, fede, partiti. Uno che non si tira indietro”.
Giovanni Bernardi
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