Sacerdote sbaglia la formula del Battesimo per anni | Sono tutti invalidati?

Un caso piuttosto insolito a riguardo del sacerdote che, sbagliando la formula battesimale, avrebbe causato la nullità di tutti i battesimi effettuati nel corso degli anni. 

Un esperto in materia prende la parola e spiega per filo e per segno la questione di diritto Canonico.

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Sembra strano pensare che basti una semplice sfumatura della formula pronunciata dal sacerdote per invalidare un sacramento così importante, come se si trattasse di una mera operazione burocratica.

La vicenda riporta alla città di Phoenix, negli Stati Uniti, dove un parroco avrebbe pronunciato per decenni una formula sbagliata al momento del Battesimo, e ora questo secondo il vescovo invaliderebbe ognuna di queste celebrazioni. Determinando lo stesso effetto a catena anche per i sacramenti conseguenti, dalla cresima al matrimonio fino anche all’ordinazione sacerdotale.

L’insolita vicenda avvenuta negli Stati Uniti

Il parroco della Chiesa di San Gregorio a Phoenix, padre Andres Arango, avrebbe battezzato i fedeli della sua parrocchia dal 2005 fino al 2021 dicendo: “Ti battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Il vescovo della diocesi di Phoenix, Thomas J. Olmsted, quando si è accorto di questo fatto ha spiegato che l’uso del “Noi” è scorretto.

Non è infatti “la comunità che battezza una persona, ma è Cristo, e Lui solo, che presiede a tutti i sacramenti, e quindi è Cristo Gesù che battezza”, ha affermato il vescovo, che ha comunicato la vicenda ai fedeli con una lettera pubblicata sul sito della diocesi. Il prete a causa di questo errore si è dimesso, porgendo a tutti le sue scuse, e stando a quanto affermato dal vescovo sarebbero invalidi, e quindi da riformulare.

Tanto che la diocesi stessa sta ora procedendo nell’identificare quante più persone possibile hanno ricevuto il battesimo da Padre Arango, che prima di prestare servizio a Phoenix dal settembre 2005 ha servito in California e in Brasile, e informarle su come ricevere un battesimo valido.

La formula che rende invalidi i sacramenti e la risposta dell’esperto

La presa di posizione del vescovo è stata assunta dopo la risposta della Congregazione della Dottrina della fede al medesimo dubbio sulla validità del Battesimo conferito con la formula “Noi ti battezziamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, affermava che non è valido il sacramento del battesimo conferito con formule arbitrariamente modificate.

“Con l’aiuto dello Spirito Santo e in comunione con la diocesi di Phoenix, dedicherò le mie energie e il mio ministero a tempo pieno per aiutare a rimediare a questo e a curare le persone colpite“, ha scritto padre Arango una volta venuto a conoscenza della sua vicenda. Che tuttavia però suona ai più come paradossale. Davvero basta una semplice svista inconsapevole per rendere invalido un Battesimo di un ampio numero di persone, quasi come se fosse un atto burocratico e non il marchio dello Spirito Santo sulla vita di tanti cristiani?

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La risposta ha provato a darla il professore di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce, padre Davide Cito, sul quotidiano La Stampa. “Il Battesimo non è una formula magica”, ha spiegato l’esperto, relativizzando il caso che a molti è sembrato eccessivo. “L’importante è che sia una formula trinitaria, che se volutamente erronea rende il Battesimo nulla, perché non fa quello che fa la Chiesa. La sostanza è che la persona voglia fare ciò che vuole fare la Chiesa nel battezzato”, ha spiegato Cito.

Padre Andres Arango
Padre Andres Arango – photo web source

Sostanzialmente, se l’intenzione del sacerdote non è quella di manipolare volontariamente il Battesimo ma di compiere un atto in linea con quanto afferma la Chiesa, il problema dovrebbe certamente essere inferiore a quanto viene presentato. “Se la formula usata non è precisa, non c’è esattezza ma non si tratta di una formula magica, non è Harry Potter che fa una magia. Io penso che se uno sbagliasse radicalmente una formula battesimale si capirebbe subito, i presenti direbbero: ma questo ha bevuto… La formula “ti battezziamo”, è stato detto, non è valida, ma non ha una retroattività così “ontologica”…”, siega.

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In conclusione, “se uno utilizza questa formula errata in modo intenzionale, il Battesimo non è valido. Ma se l’intenzione è di fare ciò che fa la Chiesa, e ha l’elemento trinitario, non crea nessun problema”.

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