Sono continui gli studi che vengono effettuati sulla Sacra Sindone, per accertare con ancora maggior chiarezza, che quella è la vera immagine di Cristo.
Uno degli studi effettuati da alcuni ha scoperto un’altra straordinaria similitudine, ovvero quella con l’immagine di Gesù Misericordioso.
Una scoperta sorprendente che porta coloro che, ancora ne erano scettici, ad identificare che l’uomo avvolto nel sacro lino è davvero il Signore.
La Sindone e Gesù Misericordioso
Se c’era ancora qualcuno che poteva dimostrarsi scettico di fronte all’autenticità della Sacra Sindone e, anche, alla veridicità che l’uomo che al suo interno venne avvolto, era Gesù deposto dalla croce, adesso avrà una ulteriore conferma.
Tanti sono gli studi che, nel corso dei secoli, e con tecniche sempre più raffinate, sul sacro lino sono stati effettuati. Uno di questi ha riguardato, anche, la possibilità di trovare una similitudine fra l’immagine di Gesù della Divina Misericordia, e l’uomo che fu avvolto nel sacro lino. Il dipinto di Gesù Misericordioso fu creato dal pittore polacco Eugeniusz Kazimirowski, su richiesta di Santa Faustina Kowalska nel 1934.
Ebbene, un docente di Antropologia della Rappresentazione Visiva, dell’Università di Danzica, in Polonia, come racconta il sito “Churchpop”, è voluto scendere ancora più in profondità. Spiegare la somiglianza fra il Gesù della Sindone e quello del dipinto della Misericordia è possibile? Assolutamente sì, ed il primo a notarle fu proprio un altro sacerdote, Padre Serafin Mikhailenko.
Lo studio antropologico: è impressa la stessa persona
Il professor Treppa (il docente di cui citavamo sopra), ha osservato con attenzione le due immagini, anche arrivando a metterle a confronto con tecniche specifiche. Il suo studio ha posto particolare attenzione sui volti delle due immagini sacre: “Mostrano una completa convergenza dei caratteristici punti facciali, come la parte mediana delle sopracciglia, la base del naso, gli zigomi, la mascella, le ali del naso, l’inizio del labbro superiore e inferiore e il mento” – ha affermato.
L’importanza di questa analisi è stata portata avanti anche dal confronto, fatto in tridimensione, con il modello del professor Mignero nell’anno 2002, usato per le misure della Sindone. Non solo la Sindone, ovvero il lino che coprì il corpo di Gesù una volta che venne deposto dalla croce e portato nel sepolcro, ma anche il sudario che coprì il suo volto, ora conservato nella “Camara Santa” della cattedrale di San Salvador a Oviedo, in Spagna.
Anche su questo altro lino il volto di Gesù ne è rimasto impresso come il corpo di Cristo sulla Sindone: “Ho sovrapposto le tre immagini una sopra l’altra ed è venuto fuori che gli otto punti che determinano i tratti più caratteristici del volto combaciano perfettamente” – ha spiegato l’antropologo.
Ciò che ha stupito è stata la struttura fisiologica dei volti ed, anche, la loro mappatura. Queste, di certo, all’epoca di quando il quadro di Gesù Misericordioso venne dipinto, non erano disponibili a Kazimirowski. E lui, l’ha dipinta solo seguendo attentamente le istruzioni di Santa Faustina.
Le immagini, come abbiamo potuto ben capire, coincidono perfettamente. Il Signore Gesù è stato davvero avvolto nella Sindone, lo stesso uomo e Dio presente nel quadro dipinto.