Quella del Sacro Cuore di Gesù è una solennità particolarmente cara al popolo cristiano ed anche esclusiva, potremmo dire.
I nostri fratelli ortodossi, infatti, non festeggiano il Sacro Cuore di Gesù, poiché non usano distinguere il “Cuore” dalla persona di Gesù.
Noi, invece, sappiamo bene che affidarsi al Cuore di Cristo significa riposare sereni dove maggiormente arde il suo amore per noi, la fonte stessa della sua Misericordia e delle grazie, il posto in cui alcun male potrà mai raggiungerci.
Fu San Giovanni Eudes (1601-1680) ad introdurre il culto del Sacro Cuore di Gesù, nella seconda metà del XVII secolo, con il beneplacito del Vescovo di Rennes. Ma la devozione si rese popolare, soprattutto, in seguito alle rivelazioni a Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), in cui Gesù Cristo stesso chiedeva di diffonderne il culto e far istituire una celebrazione ufficiale.
Così, nel 1765, Papa Clemente XIII si mosse in merito alla questione, desiderando che il culto rappresentasse anche un mezzo riparatore per le offese e le ingratitudini, oltre che di contemplazione e adorazione.
Papa Pio IX, quasi un secolo dopo, rese ufficiale e universale la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, nella data del terzo venerdì, dopo la Pentecoste.
Era diffusa, intanto, anche la pratica del 1° venerdì del mese, secondo la promessa fatta a Santa Margherita da Gesù: “Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà la grazia della penitenza finale a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi di seguito. Essi non morranno nella mia disgrazia, ne senza avere ricevuto i Santi Sacramenti e, in quegli ultimi momenti, il mio Cuore darà loro un sicuro asilo”.
Il tuo Cuore, o Gesù, è asilo di pace, il soave rifugio nelle prove della vita, il pegno sicuro della mia salvezza. A te mi consacro interamente, senza riserve, per sempre.
Prendi possesso, o Gesù, del mio cuore, della mia mente, del mio corpo, dell’anima mia, di tutto me stesso.
I miei sensi, le mie facoltà, i miei pensieri ed affetti sono tuoi. Tutto ti dono e ti offro; tutto appartiene a te.
Signore, voglio amarti sempre più, voglio vivere e morire di amore. Fa, o Gesù, che ogni mia azione, ogni mia parola, ogni palpito del mio cuore siano una protesta di amore; che l’ultimo respiro sia un atto di ardentissimo e purissimo amore per Te. Amen.
Antonella Sanicanti
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Tra i primi pontefici della Chiesa, san Clemente, che si ricorda oggi 23 novembre, fu…
Meditiamo il Vangelo del 23 Novembre 2024, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…