Fresco della nomina a ministro dell’Interno ottenuta dopo un estenuante tira e molla tra lui il Presidente della Repubblica ed il compagno di governo Luigi Di Maio, Matteo Salvini si è presentato ai suoi sostenitori di Sondrio carico e determinato a svolgere il nuovo compito. In questi istanti, infatti, il nuovo governo Lega-M5S è pronto a giurare e nei prossimi giorni sarà dunque ufficiale l’incarico come ministro dell’Interno ieri accordato da Mattarella. Già ieri, però, il leader leghista ha anticipato ai sostenitori quali sono i suoi obbiettivi in qualità di ministro, ovvero la riduzione della spesa pubblica sugli immigrati, la cancellazione degli sconti di pena per i detenuti condannati per reati gravi e la chiusura di tutte le cartelle esattoriali.
Gli obbiettivi di Salvini: immigrati, sconti di pena e cartelle esattoriali
In una Sondrio festante per il risultato ottenuto, Salvini esordisce ribadendo quale sarà l’obbiettivo primario del suo incarico di governo: “‘A casa loro’ sarà una delle nostre priorità”, dichiara il neo ministro alla folla, spiegando che la porta non verrà chiusa in faccia a tutti, ma solo a quelli il cui “curriculum” non promette nulla di buono: “Porte aperte in Italia per la gente per bene e biglietto di sola andata a quelli che vengono in Italia a fare casino e pensano di essere mantenuti a vita”.
Insomma, com’era logico attendersi, la politica di accoglienza verrà profondamente cambiata da questo governo non solo con un maggiore controllo alle frontiere, ma anche attraverso un taglio ingente alle spese pubbliche destinate all’accoglienza dei profughi. Salvini spiega infatti di essersi confrontato con Conte e di avergli chiesto di porre attenzione i 5 miliardi di euro spesi per l’accoglienza dei profughi, quindi ha aggiunto: “Vorrei dargli una bella sforbiciata”.
Concluso il capitolo migranti , il leader del carroccio è passato a parlare dei problemi degli italiani, sua maggiore preoccupazione, dicendo di avere intenzione di eliminare gli sconti di pena ai detenuti condannati per reati gravi poiché: “Le forze dell’ordine non meritano di essere prese in giro dai balordi che entrano ed escono dalla galera ogni quarto d’ora, e vedremo lasciarceli più a lungo”, il che potrebbe significare che la linea dura delle carceri potrebbe essere applicata anche ai reati minori. L’ultimo punto toccato è quello sulle cartelle esattoriali, sulle quali promette una chiusura totale il prima possibile.
Luca Scapatello