Fenomeno Samara, l’emulazione del male non è mai un gioco

Il fenomeno Samara continua a diffondersi nelle nostre città, per lo spirito d’emulazione dei giovani. Bisogna fare attenzione, poiché quello messo in atto in questi giorni non è un gioco.

Fenomeno Samara
(Websource/Archivio)

Alcuni ragazzi hanno imitato per scherzo la bambina di una storia horror giapponese, causando il panico tra la folla e scatenando la reazione iraconda di alcuni passanti.

Il fenomeno Samara si diffonde

Verso la fine di agosto alcuni ragazzi hanno deciso di spaventare i cittadini catanesi e filmarne le reazioni per ottenere visibilità sui social. Lo scherzo, pesante e di cattivo gusto, è quello di spuntare all’improvviso davanti ai passanti travestiti da Samara, la bambina del film horror ‘The Ring’. L’esperimento ha avuto “successo”, visto che i primi a cadere nella trappola dei ragazzi si sono veramente terrorizzati.

Simili bravate non sono una novità assoluta, in Italia abbiamo assistito a qualcosa di simile quando è uscito il remake di ‘It’, con persone travestite dal Clown malvagio che facevano la loro comparsa in luoghi desolati. In assoluto si tratta di una tendenza che proviene, neanche a dirlo, dagli USA, dove simili scherzi sono decisamente più frequenti ed esistono da qualche anno. Ciò che alimenta questi fenomeni fino a portarli alla dimensione virale sono le condivisioni su social e media. Non a caso dopo l’episodio catanese, Samara è stata vista a Biancavilla, Napoli e Roma.

Non si tratta di un gioco

Quello a cui stiamo assistendo, anche a causa delle dimensioni che sta assumendo, non è solamente un gioco. In primo luogo perché simili scherzi possono portare a conseguenze negative. I ragazzi potrebbero anche causare un forte shock ad una persona sensibile o con problemi cardiaci. Da non sottovalutare anche la possibilità (ed è già successo) che qualcuno per lo spavento reagisca violentemente. Il rischio che l’emulazione del male si tramuti in male reale per tutti quelli coinvolti, dunque, è tutt’altro che una preoccupazione eccessiva.

C’è poi da considerare l’aspetto spirituale, visto che si tratta dell’emulazione del male incarnato, un demonio nato da violenza e rancore. Il male non è mai qualcosa con cui scherzare né da sottovalutare. A tal proposito le parole di Papa Francesco risultano quanto mai efficaci e pertinenti: “Per favore, non facciamo affari con il demonio”, diceva  infatti il Santo Padre in un’omelia del 2013. Per poi ricordare ai fedeli: “La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio”. Il demonio, concludeva poi il Pontefice, torna sempre ed in quel momento non bisogna essere ingenui.

Ecco l’ingenuità è proprio ciò che caratterizza i gesti delle varie “Samara”. Chi lo fa non pensa alle conseguenze dello scherzo che mette in atto, ma solo al divertimento (cinico) che genera. Perché dunque indulgere in un divertimento che evidenzia il lato sadico e perverso dell’uomo, come se questo fosse preponderante? Bisogna comprendere che immagini fortemente evocative come quelle messe in scena da questi ragazzi spingono a reazioni non razionali. Cosa c’è di divertente quando un ragazzino ingenuo ricade nelle conseguenze di quella debolezza che lo ha spinto a cercare un consenso facile?

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Luca Scapatello

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