Fu uno dei primi a sostenere San Paolo, con cui evangelizzò molti luoghi. Quando arrivò a Milano successe qualcosa di straordinario.
Fu chiamato apostolo anche se non appartiene al gruppo dei Dodici, ed è considerato inoltre il primo vescovo della città di Milano. Nacque in una famiglia giudaica che si era trasferita sull’isola di Cipro, dove Barnaba nacque nato nei primi anni del primo secolo dopo Cristo. Il nome che gli fu dato dalla propria famiglia era Giuseppe.
Si convertì alla fede cristiana con la Pentecoste
Si convertì al cristianesimo, lasciando ogni attività terrena per portare la parola di Cristo in ogni luogo della Terra, poco dopo l’episodio della Pentecoste. Decise di vendere tutti gli averi che si era faticosamente guadagnato per donarli alla nascente Chiesa. Venne battezzato prendendo il nome di Barnaba, ossia “figlio dell’esortazione”, e divenne in pochissimo tempo uno dei personaggi più autorevoli della Chiesa Cattolica.
Fu fra i primi cristiani ad accettare le buone intenzioni dell’apostolo Paolo quando ancora si chiamava Saulo di Tarso ed era uno dei massimo persecutori dei cristiani. Tra i primi compiti che vennero assegnati a Barnaba ci fu quello di recarsi nella città di Antiochia per convertire la popolazione locale.
La missione condivisa con lo stesso San Paolo
Una missione che condivise con lo stesso Paolo, una delle prime opere di evangelizzazione della storia, che prima di allora erano state effettuate solamente tra gli ebrei. I risultati ottenuti da Paolo e Barnaba furono straordinari, ma nonostante ciò crearono molti dubbi e timori nella Chiesa di Gerusalemme.
I due dovettero far ritorno e spiegare quello che stava avvenendo, e come era stato possibile che erano riusciti a convertire un così alto numero di persone. Ripartirono subito per evangelizzare altri popolo, cominciando dalla Cipro in cui Barnaba era nato, fino all’attuale Turchia.
Il ritorno a Gerusalemme e lo straordinario arrivo a Milano
Quando fecero nuovamente ritorno a Gerusalemme, per un dibattito sulla necessità o meno di costringere i pagani convertitisi al cristianesimo di essere circoncisi, Barnaba e lo stesso Paolo erano contrari alla cosa ed ebbero ragione. Da questo momento in poi le loro strade si dividono, e Barnaba torna a Cipro insieme a Marco Evangelista, dove vi rimase tre anni.
Poi fu la volta di Roma, dove Pietro vi rimase per porre le basi della Chiesa Romana mentre Barnaba ripartì subito alla volta dell’Italia del Nord, e nello specifico a Milano, dove diede inizio alla conversione e la costruzione della Chiesa di Milano. Fu quindi considerato il primo vescovo milanese, e una leggenda narra di come lungo il suo cammino la neve si sciogliesse consentendo ai fiori di sbocciare.
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Per ultimo Barnaba, dopo aver affidato a Antalone il compito di gestire la chiesa cristiana e quindi di essere lui il vescovo, ripartì per Salamina, antica città della parte orientale dell’Isola di Cipro, dove proseguì la sua opera di evangelizzazione. Nel 61, però, venne ucciso per mano di alcuni giudei che lo lapidarono, e nel momento della sua morte teneva tra le mani una Bibbia, segno della sua fedeltà fino all’ultimo momento.
Giovanni Bernardi