San Benigno di Todi fu un Martire dei primi secoli del cristianesimo ed è molto venerato in Umbria.
Benigno di Todi (III-IV secolo d.C., Umbria) fu nominato sacerdote per le sue virtù umane e per la sua indole coraggiosa. Non temeva nessuno, infatti, quando era necessario parlare e diffondere la Parola di Dio, evangelizzare.
Proprio per questo, fu uno dei Martiri della persecuzione, perpetuata contro i cristiani, dell’Imperatore Diocleziano e del suo co-Imperatore Massimiano.
Dopo il martirio e la morte, fu sepolto lungo la strada che da Todi arriva alla località Vicus Martis (oggi chiamata Massa Martana). Quel luogo prese il nome di Benigno, in ricordo del Santo.
San Benigno di Todi, traslato innumerevoli volte
Li venne istituito anche un Monastero di Benedettine, l’Ordine voluto da Santa Scolastica, la sorella gemella di San Benedetto da Norcia.
Del resto delle vicende della vita del Santo non si sa nulla, probabilmente perché, oltre ad essere vissuto tanto in la nel tempo, il suo corpo venne spostato più volte, fino a raggiungere, nel 1904, una dimora definitiva, nella Chiesa di San Silvestro, a Todi. Qui è tutt’ora, posto nell’altare maggiore.
L’urna d’argento che contiene le sue reliquie porta la data del 1679.
Ciò che si sa è che inizialmente le sue spoglie furono affidate al Convento delle Benedettine, ma, nel 1440, esse furono trasferite in città, nella Chiesa delle Milizie, dedicata a Santa Margherita. Dunque, le Suore portarono con se le reliquie di San Benigno.
Nel 1810, le leggi di Napoleone soppressero le Milizie e i resti di San Benigno vennero portati nella Chiesa di San Silvestro, poi ancora in quella di Santa Margherita e, successivamente e definitivamente, di nuovo in quella di San Silvestro.
San Benigno è celebrato anche dalla Chiesa ortodossa, il 13 Febbraio.
Antonella Sanicanti
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