La devozione al Santissimo nome di Gesù ha origini molto antiche e furono i francescani a divulgarla. Il Trigramma IHS ha sempre accompagnato le predicazioni di San Bernardino.
L’antica devozione al Santissimo Nome di Gesù, presa a cuore dai Gesuiti e in particolar modo da Sant’Ignazio di Loyola, venne diffusa dai francescani e vide nella figura di San Bernardino da Siena uno dei principali divulgatori. Fu proprio San Bernardino, infatti, ad inventare il Trigramma IHS, l’emblematico simbolo di Cristo rappresentato da un sole a 12 raggi, sul quale sono impresse le lettere IHS, ovvero le prime tre lettere del nome di Gesù in lingua greca (ΙΗΣΟΥΣ). Queste lettere rappresentano anche l’abbreviazione di Iesus Hominum Salvator, ovvero “Gesù Salvatore degli uomini”.
La predicazione di San Bernardino da Siena (1380-1444) divenne fondamentale nella divulgazione del culto del Santissimo Nome di Gesù. Infatti, il Trigramma IHS, accompagnò la predicazione del Santo in ogni luogo e in ogni contesto. Spesso, il simbolo di Cristo sostituì i blasoni e gli stemmi delle famiglie e delle corporazioni, laddove Bernardino e i suoi fratelli francescani predicavano l’amore di Gesù.
Una bellissima rappresentazione dell’emblematico simbolo di Gesù la troviamo sulla facciata del Palazzo Pubblico di Siena. Si tratta di una grande opera nata dall’ingegno dell’orafo senese Tuccio di Sano che, in collaborazione con suo figlio Pietro, produsse un solenne Trigramma IHS. Un’altra bellissima rappresentazione, questa volta dipinta (da Andrea Mantegna), si trova nella Basilica del Santo (Padova), luogo che Bernardino visitò e nel quale predicò.
Ma cosa rappresenta il simbolo inventato dal Santo? Il fatto stesso che il Cristo sia rappresentato dal sole, rimanda a un significato molto profondo: è Gesù che irradia la luce e il calore e lo fa attraverso l’opera dei 12 apostoli (per l’appunto i 12 raggi), ovvero, attraverso la Chiesa.
Di una cosa era certo San Bernardino da Siena: la memoria del Santissimo nome di Gesù poteva essere di grande aiuto ai fedeli nel vivere la concretezza e la spiritualità della vita del Signore. Infatti, quando il Santo predicava con il Trigramma IHS, erano costanti i suoi rimandi alla semplicità del presepe, alle parole e ai sentimenti di Gesù, alla sua sofferenza sulla Croce e alla Redenzione. Attraverso la predicazione, San Bernardino portava avanti il lavoro di San Francesco, che sempre spronava i suoi fratelli a raggiungere la piena imitazione di Cristo.
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Fabio Amicosante
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