Si avvicina la data in cui celebriamo San Charbel, il 24 di questo mese; ricordiamo allora insieme qualcuno dei miracoli che lo vedono coinvolto (riportati nelle sue biografie), per prepararci meglio alla sua festa.
Questo miracolo di guarigione riguarda la signora Muntaha Daher Bulos, che nel 1901 aveva un anno ed era affetta da tifo.
La malattia le aveva procurato una febbre altissima e un conseguente ascesso alla schiena, una vera e propria gobba alla scapola destra.
La gobba la accompagnò per tutta la vita, crescendo con lei, anno dopo anno.
Nel Maggio del 1950, si recò in visita alla tomba di San Charbel, in Libano: “Mi tenni ad una certa distanza, a causa della folla e dicevo: Se non vi do noia, come fanno altri, ripeterò la preghiera al signore e un’Ave Maria, come fanno gli altri, chiedendovi di aiutare i miei nove nipoti orfani. Per me non domanderei nulla, perché ho quasi 50 anni e la mia vita si avvicina al termine, proteggete i miei occhi, affinché possa continuare nel mio mestiere di sarta.”.
Dopo di che la signora tornò tranquillamente a casa. Tre giorni dopo accadde qualcosa. Sognò di essere in chiesa coi propri familiari, mentre chiedeva loro di pregare tutti insieme. Loro risposero che erano troppo occupati per farlo e lei affermò che avrebbe pregato da sola. “Mi svegliai alle quattro e mezza e cominciai a vestirmi allo specchio. Fui molto meravigliata di scoprire che la mia gobba era scomparsa! Prima della mia guarigione, avevo incaricato la signorina Kaukab Nasr, che era nella stanza con me, di frizionare la gobba con l’acqua benedetta, che aveva portato dalla tomba di Padre Charbel, ed essa rispose “la messa comincerà fra cinque minuti; dopo farò la frizione”.”.
Ma ora non ne aveva più bisogno. La gioia della signora fu immensa, la sua gobba era scomparsa e lei non riusciva a trattenersi dal gridale al miracolo. Corse a sentire la Messa e poi da sua madre urlando: Sono guarita!
Tanti dottori avevano cercato di alleviare quel peso che portava sulle spalle, ma nessuno era riuscito nel suo intento. Ora, proprio i dottori certificavano che: “La gobba molto pronunziata, il petto contratto e le spalle difformi della signorina Muntaha sono migliorate, nella loro difformità, del 95% e ora l’aspetto è quasi normale.”.
L’intercessione di San Charbel aveva fatto la differenza, compiendo una guarigione inaspettata e tanto benevola.
O grande taumaturgo San Charbel, che hai trascorso la vita in solitudine in un eremo umile e nascosto, rinunciando al mondo e ai suoi vani piaceri, e ora regni nella gloria dei Santi, nello splendore della Santissima Trinità, intercedi per noi.
Illuminaci mente e cuore, aumenta la nostra fede e fortifica la nostra volontà.
Accresci il nostro amore verso Dio e verso il prossimo. Aiutaci a fare il bene e ad evitare il male. Difendici dai nemici visibili e invisibili e soccorrici per tutta la nostra vita.
Tu che compi prodigi per chi ti invoca e ottieni la guarigione di innumerevoli mali e la soluzione di problemi senza umana speranza, guardaci con pietà e, se è conforme al divino volere e al nostro maggior bene, ottienici da Dio la grazia che imploriamo … ma soprattutto aiutaci ad imitare la tua vita santa e virtuosa. Amen.
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