San Charbel (1828-1898, Libano) è stato un eremita, divenuto Santo per la sua condotta di vita irreprensibile e per avere dedicato tutta la sua esistenza alla preghiera.
Vissuto ad Annaya, in Libano, come Monaco Maronita, avvertì un malore mentre, durante la Messa, innalzava l’Eucarestia al cielo, come ad unirsi al sacrificio di Cristo, ancora una volta e completamente.
Morì qualche giorno dopo, alla Vigilia di Natale. Per questo, ad Annaya, lo ricordano il 24 Dicembre, mentre la sua commemorazione ufficiale è il 24 Luglio. Fu sepolto, secondo la Regola Maronita, in una fossa comune. Ben presto, però, la sua salma cominciò ad emanare una forte luce e a produrre un liquido che risultò miracoloso. La sua fama di santità, cominciata già quando era ancora in vita, si confermò e molti -allora come oggi- si recarono alla sua tomba per chiedere grazie.
L’olio di San Charbel
San Charbel è ritenuto un taumaturgo da cristiani e musulmani. L’olio che si benedice presso la sua tomba può essere richiesto presso i Monasteri Maroniti (anche per posta), anche in Italia. Ad esso, si attribuiscono molti prodigi. Qui di seguito ne raccontiamo uno.
L’olio di San Charbel richiama il prodigio della trasudazione che ebbe il corpo del Santo, subito dopo la sepoltura. Nel Marzo del 2007, una madre, preoccupata per la sua bambina, ricevette un regalo particolare da una sua cara amica: il libro “Sono qui per guarirti! Charbel il santo amico”. Quella donna sorvegliava e pregava per la sua piccola, nata prematuramente, ricoverata in un ospedale di Milano.
La bambina doveva essere operata, le avevano detto i medici, nonostante le precarie condizioni di salute. La sua retina, in particolare, presentava uno sviluppo inadeguato.
Dopo aver letto il libro del Santo libanese, i genitori della bambina cominciarono a recitargli la Novena, tenendo in mano anche un batuffolo di cotone, bagnato dell’olio di San Charbel, proveniente direttamente dal Monastero di Annaya, donato loro insieme al libro.
Ogni giorno, inoltre ungevano la loro bambina con quell’olio benedetto.
Un notte, mentre la donna dormiva in casa propria, si svegliò, perché sentiva un profumo, quello dell’olio, e, solo dopo un bel po’ di tempo, si rese conto che proveniva dal cuscino sul quale riposava.
Era il giorno seguente quando, arrivando in ospedale, realizzò che quello era lo stesso profumo che proveniva dal batuffolo benedetto. I medici, intanto, visitando la bambina, rimandarono l’operazione: sembrava -e così fu- che la retina prematura si stesse sviluppando. La piccola, benedetta da San Charbel, venne dimessa da li a poco.
Preghiera a San Charbel per chiedere una grazia
O grande taumaturgo San Charbel, che hai trascorso la vita in solitudine in un eremo umile e nascosto, rinunciando al mondo e ai suoi vani piaceri, e ora regni nella gloria dei Santi, nello splendore della Santissima Trinità, intercedi per noi.
Illuminaci mente e cuore, aumenta la nostra fede e fortifica la nostra volontà. Accresci il nostro amore verso Dio e verso il prossimo. Aiutaci a fare il bene e ad evitare il male.
Difendici dai nemici visibili e invisibili e soccorrici per tutta la nostra vita. Tu che compi prodigi per chi ti invoca e ottieni la guarigione di innumerevoli mali e la soluzione di problemi senza umana speranza, guardaci con pietà, e se è conforme al divino volere e al nostro maggior bene, ottienici da Dio la grazia che imploriamo (……….), ma soprattutto aiutaci ad imitare la tua vita santa e virtuosa.
Amen. Pater, Ave, Gloria.
Antonella Sanicanti