Vissuto a cavallo tra il IV e il V secolo, San Cirillo d’Alessandria divenne punto di riferimento nel III Concilio Ecumenico, quello di Efeso, celebrato nel 431. Il Santo, che fu Vescovo di Alessandria e il quindicesimo papa della Chiesa Copta, si batté contro pagani e giudei, difendendo il Cristianesimo e l’ortodossia.
San Cirillo d’Alessandria nacque a Teodosia d’Egitto, nel 370. Succedette allo zio Teofilo nella carica di Vescovo di Alessandria e divenne una figura di riferimento per il cristianesimo del V secolo. Fu un importante teologo e scrittore del suo tempo. Come teologo fu spesso coinvolto nelle dispute cristologiche, molto in voga in quel tempo. Prese parte, per diventarne presto protagonista, al Concilio di Efeso del 431. In questo contesto si oppose duramente a Nestorio, il quale negava la maternità divina di Maria.
Nel 412 Cirillo divenne Vescovo di Alessandria. Si manifestò fin da subito degno della carica e non solo: il suo episcopato andò ben oltre le funzioni sacerdotali. Cirillo mise in atto le sue doti politico-sociali, divenendo uno degli uomini più illustri nell’Egitto greco-romano del suo tempo. Attraverso la sua carica, il Santo difese l’ortodossia cristiana e perseguitò i noviziani (setta dei seguaci di Noviziano, teologo romano e antipapa), gli ebrei e i pagani. Espulse gli ebrei dalla città di Alessandria.
San Cirillo partecipò, divenendo una delle figure principali, al Concilio di Efeso. Il santo Vescovo combatté con ogni sua forza contro le dottrine di Nestorio e dei difisiti. Essi criticavano la natura divina della maternità di Maria. San Cirillo, mostrando grandi doti teologiche, difese l’attribuzione del titolo a Maria di Madre di Dio, Theotokos. Nestorio preferiva il termine “Madre dell’uomo” o “Madre di Cristo”, marcando la natura umana di Gesù. Cirillo difese la natura divina di Cristo e la figura di Maria Madre di Dio.
San Cirillo d’Alessandria morì ad Alessandria d’Egitto, il 27 giugno del 444. È considerato il più importante padre della Chiesa alessandrina, dopo Anastasio di Alessandria, venerato dalla chiesa ortodossa, da quella cattolica e da quella copta. Il merito della sua teologia fu riconosciuto durante il IV Concilio Ecumenico, celebrato a Calcedonia, con papa Leone I. Papa Leone XIII lo dichiarò Dottore della Chiesa nel 1882. La chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 27 giugno.
Fabio Amicosante
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