San Costanzo ricevette il martirio durante le persecuzioni di Marco Aurelio. Fu immerso nell’acqua bollente, dal quale uscì miracolosamente illeso.
Le notizie che conosciamo circa la vita di San Costanzo di Perugia risalgono per lo più ad antiche Passiones ed hanno carattere agiografico. Secondo la tradizione, il Santo, vissuto nel II secolo, fu il primo Vescovo di Perugia e ricevette la palma del martirio ai tempi dell’Imperatore Marco Aurelio. Costanzo fu condotto davanti al console Lucio, il quale diede l’ordine di flagellare il Vescovo e di immergerlo in una vasca di acqua bollente. Questi ne uscì miracolosamente illeso e riuscì a fuggire, rifugiandosi nella casa di un cristiano, chiamato Anastasio.
Dopo aver trovato rifugio presso Anastasio, Costanzo fu nuovamente arrestato dalle guardie imperiali e, ricondotto in carcere, subì un nuovo processo. Vi furono diverse peripezie nelle carceri di Assisi e Spello e, infine, il Santo Vescovo fu decapitato a Foligno, nella località denominata il Trivio, ricevendo la palma del martirio. Gli storici sono concordi nell’assegnare il martirio del Vescovo Costanzo al tempo delle persecuzioni di Marco Aurelio, nel II secolo.
Due miracoli sono attribuiti alla particolare intercessione del Santo. Il primo vide protagonista una donna affetta da completa cecità. La donna si fece portare dal Vescovo per implorare il suo aiuto. Questi la benedì e, in seguito, la donna riacquistò la vista. Il secondo miracolo vide protagonista il nobile perugino Crescenzio, che da anni soffriva di una paralisi agli arti inferiori. Anch’egli, dopo la benedizione del Santo Vescovo, guarì.
Una tradizione popolare ci narra del famoso “occhiolino di San Costanzo”. Secondo tale tradizione, ogni anno, le donne nubili si recano nella Chiesa del Santo per chiedere se entro l’anno si sposeranno. La leggenda vuole che, se guardando il gioco di luci riflesse sull’immagine del Santo si ha l’impressione che San Costanzo fa l’occhiolino, allora il matrimonio ci sarà. Altrimenti, per consolazione, il fidanzato regala alla ragazza il tipico dolce umbro, il Torcolo di San Costanzo.
Il Santo Vescovo morì nel 170 circa. Il suo corpo, secondo la Passio, fu portato da Foligno a Perugia e sepolto nel luogo denominato Areola fuori Porta San Pietro. Ivi, venne costruita la prima cattedrale di Perugia. San Costanzo è venerato come patrono di Perugia, insieme ai Santi Lorenzo ed Ercolano. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 29 gennaio.
Fabio Amicosante
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