San Cristoforo, martire in Licia nel III secolo

Chi era San Cristoforo?OK

San Cristoforo fu uno dei “quattordici Santi ausiliatori”, invocati in occasione di gravi disastri naturali o per la protezione da disgrazie. San Cristoforo nello specifico era invocato durante le epidemie di peste. Il Santo visse nel III secolo e morì in Licia, in nome di Dio.

San Cristoforo martire
San Cristoforo (websource)

Gli Atti di San Cristoforo, risalenti all’VIII secolo, ci danno numerose informazioni circa le vicende biografiche del Santo martire. Il suo culto iniziò ad essere particolarmente venerato nel Medioevo grazie alla Legenda aurea, redatta da Jacopo da Varagine (arcivescovo di Genova e agiografo di professione). Gli Atti e alcune altre leggende ci narrano di Cristoforo, che era un uomo impegnato nell’esercito imperiale. Convertitosi al cristianesimo, iniziò ad evangelizzare e ad annunciare la sua fede in Gesù ai suoi compagni di esercito.

San Cristoforo nella Legenda aurea

Fu il testo redatto da Jacopo da Varagine nel XIII secolo a rendere celebre il Santo Cristoforo. La Legenda Aurea ci dice che Cristoforo era un uomo gigante che si prestò a servire dapprima un potente re, poi un imperatore ed infine il demonio, che gli rivelò che Gesù il Cristo era il più forte di tutti. Da qui nacque in Cristoforo la volontà di convertirsi al cristianesimo. Imparò i precetti della carità da un eremita e si preparò a ricevere il sacramento del Battesimo. Da questo momento il Santo Cristoforo si trasferì in un’abitazione nei pressi del fiume: il suo scopo era quello di aiutare i viaggiatori a passare da una riva all’altra.

La profezia del martirio

A lungo il Santo operò con spirito di carità e altrettanto si impegnò nell’aiuto recato ai viaggiatori. Un giorno un fanciullo lo svegliò, pregandolo di traghettarlo al di là del fiume. Cristoforo caricò sulle sue spalle il giovane, fin quando non sentì che il suo peso aumentava di passo in passo. Cristoforo, aiutandosi con il suo grande bastone fiorito, riuscì ad oltrepassare l’altra riva del fiume. Il fanciullo si rivelò come Gesù e gli predisse ciò che di lì a breve sarebbe accaduto: il Santo Cristoforo avrebbe subito il martirio. San Cristoforo ricevette il Battesimo e, così come profetizzato, successivamente morì in nome della fede in Cristo.

Culto

Cristoforo subì il martirio in Licia, sotto l’imperatore romano Decio, nel 250. La leggenda del bastone fiorito ha contribuito in maniera notevole alla sua proclamazione di Patrono dei fruttivendoli. San Cristoforo è inoltre uno dei quattordici Santi Ausiliatori, quei Santi invocati in occasione di gravi disastri naturali. In particolare, l’invocazione a San Cristoforo era ricorrente nei casi di peste. La chiesa festeggia la sua memoria liturgica il 25 luglio.

Fabio Amicosante

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